SHARRYLAND
La cupola ellittica più grande del mondo
Le meraviglie della fede al Santuario di Vicoforte
Dov'è
Siamo vicini a Mondovì, tra le colline cuneesi. A Vicoforte, paesello di tremila anime o poco più, è davvero sorprendente veder spiccare tra le casette basse la mole di un imponente santuario, con quattro robusti campanili angolari e una grande, grandissima cupola: è il santuario Regina Montis Regalis, dedicato alla Natività di Maria.
Cos'è e dov'è: a Vicoforte, la cupola dei record
Quello che pochi sanno è che la cupola barocca del Santuario di Vicoforte è la più grande cupola ellittica del mondo, alta 74 metri, lunga 37,15 metri sull'asse maggiore e 24,80 metri sull'asse minore. A realizzarla fu l'architetto e ingegnere Francesco Gallo. Era il 1731 e lui aveva appena 29 anni ed era alla sua prima grande opera. Il progetto era così ardito che - si narra - quando si trattò di togliere le impalcature, tutti si rifiutarono di farlo, certi che la cupola sarebbe crollata... E Gallo dovette arrangiarsi da solo!
Da non perdere: gli affreschi della cupola
Su una superficie di oltre 6000 metri quadrati (e anche questo è un primato), gli affreschi della cupola sviluppano un unico tema: la storia della salvezza contemplata attraverso la vita di Maria: la nascita, il pellegrinaggio attraverso la vita terrene e l'Assunzione in cielo tra gli angeli, nella gloria dell'incontro con il figlio Gesù. Altre figure completano il messaggio di fede: le virtù cardinali (Giustizia, Fortezza, Prudenza e Temperanza), quattro dottori della Chiesa (Sant'Agostino, San Bernardo, Sant'Ambrogio e San Gregorio), gli apostoli. Val la pena ricordare i nomi degli artisti, che non sono tra i più noti: Mattia Bortoloni da Rovigo e Felice Biella da Milano.
Un po' di storia: il pilone
Tutto ebbe inizio da un umile pilone campestre, un'edicola votiva che raffigurava una dolce Madonna con Bambino. È questa l'immagine sacra che oggi si venera nel sontuoso tempietto centrale del Santuario. Un particolare curioso: c'è un foro d'archibugio sul pilone, colpa di un cacciatore maldestro di cui ancora si tramanda il nome: Giulio Sgargiano. Quando si sparsero voci di miracoli, il pilone divenne meta di sempre più numerosi pellegrini. Vi si costruì intorno prima una cappella e poi il grande santuario, su disegno dell'architetto di corte Ascanio Vittozzi (1539-1615). Ci vollero 3 secoli per completare l'opera, che per questo all'esterno mostra stili diversi. Intorno alla basilica, poi, venne edificata una grande corona di palazzi porticati per accogliere i fedeli, la Palazzata.
Curiosità: si può visitare la cupola?
Con imbraco ed elmetto, è possibile salire sulla cupola. Dopo 266 gradini avvitati in una scala a chiocciola strettissima, l'orizzonte ampio e mosso delle Langhe è una vista impareggiabile.
Per organizzare il viaggio
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