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La cola cola ed i suoi creatori
Il canto della rinascita riecheggia tra le strade di Gravina in Puglia
Dov'è
«Essendo un discendente della famiglia Loglisci, creatori di uno dei simboli di Gravina in Puglia, porto con orgoglio avanti questa lunga tradizione nata nel 1858». Parla così Marco, nipote di abilissimi Maestri Artigiani, che oggi ci racconterà un pezzetto della sua terra attraverso le note della Cola Cola.
Il canto della Gazza
La còula-còule è il nome della Gazza Ladra. È simbolo della nascita della terra, della Primavera, ma anche della resurrezione dei morti, animale intermediario, solare, della rinascita e della risalita dagli inferi. Proprio queste sue caratteristiche l’hanno resa perfetta per essere riprodotta in terracotta, ma non come una semplice statuina. La Cola Cola, proprio come l’animale a cui è ispirata, è immediatamente riconoscibile per il suo suono: si tratta infatti di un fischietto tipico del territorio di Gravina di Puglia, intrinsecamente legato con il suo territorio e la sua popolazione. I vari colori con cui è dipinto lo strumento richiamano quelli della terra a primavera, ma anche il basso sotterraneo.
La nascita e la diffusione di un simbolo
La Cola Cola ha anche un cognome. È quello della famiglia Loglisci, suoi creatori che ancora oggi portano avanti una tradizione, lunga cinque generazioni, producendo questi fischietti artigianalmente. Il forte valore culturale ed identitario di questo strumento ha portato alla nascita, qualche anno fa, della Casa Museo della Cola Cola. La sede era prima occupata dalla stessa famiglia Loglisci, per cui potremmo dire che il fischietto ha semplicemente aperto le porte di casa sua a turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Casa Museo della Cola ColaL’edificio stesso in cui è ubicato il museo ha un interessante valore storico: è un ex monastero settecentesco, al cui interno si trovano oggetti, mobili e pavimenti antichi del 1800/1900, il laboratorio artigianale e la stanza più bella della casa, definita la stanza dei balocchi, perché ci sono fischietti di ogni genere e tipo, con tanti colori, che portano allegria e curiosità sia nello sguardo dei bambini che degli adulti. Chi gestisce il Museo, sono Michele e Marco, zio e nipote, entrambi artigiani che portano a cuore le radici della loro famiglia. La stanza che però è davvero imperdibile è proprio il laboratorio, dove avviene la magia. Le esperienze più soddisfacenti permettono di assistere alla realizzazione dei manufatti o, addirittura, partecipare attivamente al laboratorio con bambini o con adulti. C’è poco da fare, mettere le mani in pasta è sempre divertente e indimenticabile!
I viaggi della Cola Cola
La Cola Cola, ha fatto il giro del mondo, sia nelle abitazioni ma anche nei musei, esempio, Museo dei Cuchi a Cesuna, nel Museo delle Belle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e molti altri. La Cola Cola inoltre è stata data anche a personaggi famosi come, Boni Perti, Gerry Scotti, Mara Venier, Jerry Calà. Ma è stato un oggetto di buon auspicio anche all'inaugurazione della IVECO - FIAT a Melfi (PO), dove, l'allora Avvocato Gianni Agnelli, donò ad ogni suo invitato, il fischietto di terracotta come ringraziamento della loro presenza all'apertura di questa azienda avvenuta negli anni 80'.
I fratelli Maestri Artigiani Loglisci nella loro bottega, con le loro creazioniUn buon matrimonio si riconosce dal canto
La leggenda narra che il promesso sposo, avrebbe dovuto suonare per tre volte di seguito il fischietto. Se tutte e tre le volte avesse riprodotto lo stesso identico suono, sarebbe stato ricco, e quindi il padre della sposa avrebbe acconsentito al matrimonio di buon grado. Se però il ragazzo si fosse sbagliato, e anche solo uno dei tre fischi fosse stato diverso dagli altri, il matrimonio poteva essere annullato a causa del cattivo auspicio: tre suoni diversi, infatti, volevano dire povertà, e nessun padre avrebbe consapevolmente condannato la figlia a questa vita.
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