SHARRYLAND
La Ca' Granda, l'ex ospedale maggiore di Milano
Un vivace crogiolo di arte, storia e cultura
Dov'è
Cos'è e dov'è
Sembra una reggia con la sua lunga prospettiva che si snoda in via Francesco Sforza a Milano. La facciata color mattone armoniosamente scandita da finestre e fregi è interrotta solo da un maestoso portale bianco. Ma questo non è né un palazzo né un monastero, ed è proprio entrando ed attraversando le sue corti interne che non solo pare di andare a ritroso nel tempo, ma si coglie anche quella carica di positività che si respira solo all'interno dell'ateneo universitario che qui, alla Ca' Granda ha la sua sede.
Perché è speciale
Prima di diventare un polo culturale brulicante di vita, questo edificio era l'Ospedale Maggiore di Milano, pensato per essere un faro nella medicina dell'epoca ma anche, attraverso la raffinatezza delle sue forme, simbolo della potenza e della filantropia degli Sforza. È un luogo che amo molto perché è uno dei più rappresentativi del Rinascimento milanese e, nonostante sia un po' trascurato dai turisti, per importanza può rivaleggiare col Duomo e col Castello Sforzesco.
Da non perdere
Ci sono degli ambienti molto particolari all’interno della Ca' Granda che sono visitabili attraverso ArSe, il Percorso dei Segreti. Gli ambienti in sé non hanno caratteristiche decorative particolari, ma raccontano una storia molto suggestiva. Uno di questi è l’Archivio Storico dell’ospedale, con documenti che risalgono alla sua fondazione. L'altro è il Sepolcreto dell’Annunciata, la cripta della chiesa annessa all’Ospedale che fu ossario per i suoi defunti. Proprio qui, per esempio, furono custodite le spoglie delle vittime delle Cinque Giornate di Milano. Se amate immergervi nell'atmosfera suggestiva che solo i luoghi così ricchi di storia emanano, non potete mancare questa visita.
Un po' di storia
L'edificio ora occupato dall'Università degli Studi di Milano un tempo era l'antico ospedale della città. Fu Francesco Sforza, che aveva da poco preso il potere, a volere la sua costruzione per riunire tutte le piccole realtà assistenziali presenti in città nel XV sec. Diede incarico ad architetto di prestigio, Antonio Averluino detto il Filarete, fatto venire da Firenze, ma i lavori si protrassero per diversi secoli. L'ospedale divenne uno dei luoghi di cura più innovativi in Europa, dove si può ripercorrere la storia della medicina.
Curiosità
Per certi versi la Ca’ Granda potrebbe essere definita un museo di sé stessa, perché conserva echi della vita ospedaliera del passato. Lo si vede bene in alcuni cortili interni che hanno dei nomi che richiamano la loro funzione specifica nell’ospedale. Per esempio, nel Chiostro della Ghiacciaia si nota l’antica cisterna usata per raccogliere la neve usata per conservare i cibi, mentre nel Chiostro dei Lavatoi si vedono le fondamenta di quelli che erano i bagni dell’ospedale.
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