SHARRYLAND
L'oratorio di Santa Maria in località Galnago
Culture in transito lungo la via si incontrano e si abbracciano qui, per celebrare la Madonna
Dov'è
Cos'è e dov'è
L'oratorio di Santa Maria in località Galnago si trova lungo la via Sempione, a nord del centro storico di Oleggio. Si presenta ai passanti come un piccolo e modesto edificio, con una facciata a capanna accattivante, pur nella sua semplicità. C’è qualcosa in quella parete costellata di tracce del passato, con la sua porta sobria e il piccolo rosone, che rende difficile distogliere lo sguardo.
Perché è speciale
Chi ha la fortuna di poterci entrare viene accolto da una sorpresa: per quanto a tratti consumato, l’interno è decorato con affreschi di diverse epoche. Sono per lo più immagini dolci che accoglievano il fedele e lo rassicuravano, facendolo sentire come cullato in questo piccolo ambiente protetto. In particolare, la raffinatezza degli affreschi nell'abside confermano una prestigiosa committenza.
Da non perdere
Il ricco apparato decorativo absidale e la facciata sono quattrocenteschi, mentre sulle pareti laterali e sull'imposta dell'arcone sono presenti alcuni riquadri della fine del XV secolo e della metà del XVI secolo, questi ultimi da attribuire alla famiglia De Rumo, pittori di origine polacca residenti in Oleggio almeno dal 1540. Proprio a uno di loro è attribuita la Madonna del Latte, una delle rappresentazioni in questo oratorio che meglio rappresentano l’intimità fra la Madre e il Bambino.
Un po' di storia
La via in cui è situato l'oratorio era molto importante: collegava la piana novarese al lago Maggiore e, più oltre, ai transiti alpini, quindi verso la Svizzera e la Germania. L'edificio è di origine medievale; è infatti citato nelle Consignationes del 1347. L'abside semicircolare e il primo tratto della navata appartengono alla prima struttura romanica e allo stesso periodo risalgono anche alcuni lacerti di affreschi trovati in occasione del restauro. L'ampliamento nella parte occidentale con il prolungamento della navata risale al 1585, come attesta la data graffita sulla parete settentrionale.
Curiosità
Tra gli arredi commissionati per questa piccola chiesetta c'era anche un'elegante scultura in legno intagliato, dipinto e dorato, raffigurante una Madonna con il Bambino, attribuita a uno scultore svizzero e databile all'inizio del XV secolo. La Vergine di Oleggio, non casualmente, presenta decise analogie con un gruppo di sculture gotico-cortesi diffuse in area transalpina. Ora la statua lignea è conservata presso il Museo d'Arte Religiosa "p. A. Mozzetti" di Oleggio.
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