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L’Arca dell’Arte: il museo delle opere salvate

Nella Rocca di Sassocorvaro l’incredibile storia dell’Operazione Salvataggio

Dov'è

Marche

Via Angelo Battelli, 61010 Monte Cerignone PU, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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La storia: Operazione Salvataggio

Negli anni terribili della Seconda Guerra Mondiale una delle emergenze che l’Italia deve affrontare è come proteggere le opere d’arte di cui è custode: è troppo alto il rischio che vengano distrutte sotto i bombardamenti alleati o, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, trafugate dall’esercito tedesco. Bisogna nasconderle! Ma dove? Pasquale Rotondi, storico dell’arte e soprintendente in Urbino, riceve l’incarico di individuare un nascondiglio sicuro. Comincia così la segretissima «Operazione Salvataggio» e la storia dell’Arca dell’Arte.

Dove: la Rocca Ubaldinesca

Rotondi, profondo conoscitore del suo territorio, trova il rifugio perfetto: l’inespugnabile Rocca di Sassocorvaro. In tempi rapidissimi Rotondi organizza e coordina la complessa operazione, partecipando in prima persona ai trasporti delle opere, a bordo della sua Balilla. Dalle Marche, dal Lazio, da Venezia, cominciano ad arrivare a Sassocorvaro centinaia, anzi migliaia di opere d’arte: Raffaello, Tiziano, Mantegna, perfino «La tempesta» di Giorgione. Le opere sono principalmente dipinti, ma non mancano le sculture, i libri, i reperti archeologici e gli arredi sacri. Viaggiano su strade dissestate, imballate in casse di legno a bordo di traballanti furgoni, esposte a mille pericoli. La Rocca, sorvegliata a vista, diventerà il bunker segreto di ben 7.821 opere d’arte di inestimabile valore fino alla fine della guerra: «per cinque anni, tre mesi e otto giorni» precisa Rotondi nelle sue memorie.

L’Arca dell'Arte: il museo del ricordo

Dopo la guerra questa straordinaria impresa rimase nell’ombra, dimenticata per quarant’anni e riscoperta dal giornalista Salvatore Giannella, che con lo storico locale Pier Damiano Mandelli nel 1999 pubblica il libro L'Arca dell'Arte. Oggi l’Arca dell’Arte è un ricco museo didattico interattivo allestito all’interno della Rocca Ubaldinesca proprio per raccontare l’incredibile Operazione Salvataggio e mantenere viva la memoria del suo artefice, Pasquale Rotondi (1909-1981). Il museo accoglie le riproduzioni a grandezza naturale delle principali opere salvate e presenta anche una sezione dedicata all’Arte in Pericolo.

Il premio Rotondi

Sempre per iniziativa di Giannella nel 1997 viene istituito il Premio Rotondi: ogni anno, nel prezioso teatrino settecentesco all’interno della Rocca, il premio viene assegnato a chi si è distinto in «esemplari azioni di salvataggio del patrimonio artistico». Una sezione del museo è dedicata proprio ai vincitori del premio, i Salvatori dell’Arte.

Curiosità

L’Operazione Salvataggio coinvolse anche il Palazzo dei Principi di Carpegna, il Palazzo Ducale di Urbino e persino la Santa Sede. Ma le figlie di Rotondi, all’epoca bambine, ricordano che per un certo periodo anche i loro genitori tennero dei quadri nascosti sotto il letto! Uno era «La tempesta» di Giorgione, ed era in buona compagnia: Mantegna, Bellini, Lotto… Il loro padre era un eroe, ma loro non lo sapevano.

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