SHARRYLAND
L’Abbazia di Chiaravalle alle porte di Milano
Un bellissimo monastero cistercense in un tratto di campagna irrigua sopravvissuta all’assalto della città
Dov'è
Cos'è e dov'è l'Abbazia di Chiaravalle
L'Abbazia di Chiaravalle, un grande complesso tra romanico e gotico un tempo interamente circondato da mura, è la perla di un circuito di abbazie che abbraccia Milano da Sud e che ha bonificato, con la tecnica delle marcite, la pianura irrigua ricca di risorgive. Ne fanno parte Morimondo, Mirasole, Viboldone e Monluè. La chiesa principale è a tre navate, la facciata romanica è preceduta da un portico seicentesco.
Perché è speciale gli affreschi di cinque e seicento
L’interno gotico è poderoso per le possenti colonne che reggono la struttura, rese necessarie dal terreno paludoso su cui poggia l’abbazia. Bandita l’iniziale regola cistercense che chiedeva la sobrietà delle decorazioni la chiesa, tra ‘500 e ‘600, fu affrescata dai Fiammenghini nella controfaccia e nel transetto sinistro e dal Genovesino nel transetto destro, dove, in cima ad una scala, si vede anche una bella Madonna del Luini. Della decorazione precedente, di un allievo di Giotto, restano solo poche tracce sul bel tiburio ottogonale.
Altri tesori: il coro ligneo e un curioso dettaglio affrescato
Al centro della chiesa si può ammirare la perla del monastero, uno splendido coro ligneo della metà del seicento con altorilievi sulla vita di san Benedetto, putti e decorazioni floreali. Prima di uscire non perdete, nell’affresco della controfacciata il modellino della chiesa primitiva, nelle mani di san Bernardo, in cui è raffigurato il portico come doveva essere prima del rifacimento seicentesco.
Da non perdere: il chiostro e le torri dell'abbazia
Meraviglioso è il chiostro, con gli archi ad ogiva, i capitelli tutti diversi e le doppie colonne angolari, con il nodo simbolo dell’unione tra cielo e terra e tra umano e divino, come nella natura di Cristo. Su un lato si apre la sala del capitolo dove si trovano due graffiti, attribuiti al Bramante, che illustrano la Milano dell’epoca. Dal chiostro si gode una bellissima visita del campanile, e la torre nolare, o Ciribiciaccola, come la chiamano affettuosamente i milanesi, di forma ottagonale, che raggiunge la considerevole altezza di 56 metri. È un trionfo di archetti pensili, colonnine, pinnacoli, bifore, trifore e quadrifore, coronato da un cono che regge la croce.
Un po' di storia
Una prima chiesa fu costruita nel 1135 su richiesta di Bernardo abate di Clairvaux, che quel periodo si trovava a Milano per convincere i milanesi a schierarsi con Innocenzo II contro l’antipapa Anacleto; poco più tardi la chiesa fu ricostruita e consacrata nel 1221 mentre la torre venne aggiunta a metà del 1300; tra il 1500 e il 1600 l’interno fu rivestito di affreschi. Con l’arrivo di Napoleone i monaci furono allontanati e l’abbazia cadde in decadenza; solo nel 1952 i cistercense ne ripresero possesso.
Curiosità: il mulino dei monaci e la nascita del grana padano
Se scegliete la visita guidata, di sabato e domenica, potete visitare anche il mulino, dove i frati macinavano i cereali e dove si dice che sia nato il grana padano, intorno all’anno Mille. Le bonifiche avviate dai monaci avevano reso così produttiva la pianura che l’allevamento del bestiame era aumentato a dismisura. Per non sprecare quella preziosa risorsa che era allora il latte, venne messa a punto la tecnica di produzione del caseus vetus, un formaggio a pasta dura in grado di essere conservato molto più a lungo dei formaggi a pasta molle che erano stati prodotti in precedenza. La ricetta ebbe un incredibile successo sia presso le corti feudali sia presso il popolo, per cui il grana divenne una riserva di cibo preziosa in caso di carestia.
Per organizzare il viaggio
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Contatti
La Mappa ringrazia:
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Dov'è
Contatti