Il Palazzo Comunale di Clusone
Centro della vita cittadina, il palazzo medioevale invita ad una sosta per ammirarne gli affreschi
Dov'è
Cos'è e dov'è il Palazzo Comunale di Clusone
Nella piazza centrale di Clusone c'è il palazzo comunale, un edificio composito, cresciuto nel corso dei secoli. Il primo nucleo è costituito dalla torre, costruita quando Clusone cominciò ad amministrarsi autonomamente. Ad essa si aggiunse la Domus Comunis, poi un’ulteriore estensione che ospitava una grande sala riunioni con finestre a ogiva poi murate ma ancora visibili. I portici sotto l’edificio ospitavano parecchie botteghe il cui affitto garantiva entrate sicure al Comune.
Perché è speciale: i begli affreschi della «città dipinta»
In facciata si notano i resti di una loggia gotica, forse il balcone da cui venivano annunciati i proclami. Sotto c’è un affresco anch’esso gotico, la Madonna con il Bambino in braccio, seduta tra i santi Sigismondo e Cristoforo, protettore dei viandanti. Disseminati su tutto il palazzo, gli stemmi delle casate che si sono susseguite nel governo della città. Entrati nel cortile notiamo l’aerea loggetta, con la scala d’accesso, affrescata a tema mitologico, bello quello che rappresenta la caccia al cinghiale.
Da non perdere: l'orologio planetario
Assolutamente da non perdere è l’Orologio Planetario sulla facciata della torre, progettato dall’ingegnere meccanico Pietro Fanzago nel 1583. Il quadrante ha 24 numeri invece di 12 e una sola lancetta che ruota in senso antiorario e indica ora, mese, giorno, durata del giorno e della notte, segni zodiacali e fasi lunari. Ancora oggi funziona perfettamente e viene caricato a mano tutti i giorni.
Un po' di storia
Il palazzo fu costruito nel corso dei secoli, dal XIII al XVI secolo, per aggiunte successive ma l’aspetto attuale risale ad un rifacimento ottocentesco.
Curiosità: le facciate dipinte di Clusone
Ciò che colpisce del palazzo è la ricchezza degli affreschi esterni, questa è una caratteristica particolare di Clusone dove le case e le chiese dipinte in facciata sono moltissime tanto meritarle il soprannome di «città dipinta». Vale la pena di fare un giro alla scoperta di questi tesori, dai palazzi del centro alla Danza macabra dell’Oratorio dei Disciplini, dalla chiesa di Sant’Anna a quella di San Defendente.
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