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Dov'è
Cos'è e dov'è
In Piazza Duomo la maestosa cattedrale tende a rubare tutta l’attenzione dei visitatori, ma proprio di fronte alla chiesa si trova Palazzo Faina. È un elegante palazzo signorile a tre piani senza grandi decorazioni se non un bugnato che sottolinea l’arcata della porta e gli spigoli della facciata, che ha fatto della semplicità la sua arma vincente: nulla avrebbe potuto rivaleggiare con gli splendori del Duomo, molto meglio controbilanciarli e presentarsi come un angolino di riposo per gli occhi.
Perché è speciale
Il palazzo oggi non è più una residenza privilegiata, ma un edificio al servizio dei cittadini e dei visitatori. Al suo interno ospita infatti il Museo Civico Archeologico Faina, che raccoglie importantissimi reperti etruschi rinvenuti in zona. Il primo piano del palazzo è dedicato ai reperti orvietani; il secondo, alla collezione di famiglia dei Faina, con il preziosissimo monetario con pezzi di epoca romana, oltre ad oggetti ceramici di epoca etrusca e greca.
Da non perdere
La vicinanza con il territorio che ha restituito i frammenti di storia qui esposti crea un dialogo vivace tra l’interno del museo e i dintorni della città, tanto che la visita può proseguire anche all’esterno. Per esempio, avete notato dei resti architettonici di un tempio? Bene, usciti dal museo dirigetevi verso il Pozzo di San Patrizio, poco prima di Piazza Cahen. Ed eccolo lì: una scalinata di accesso, resti di fondamenta a formare una pianta quadrate… questo era il Tempio del Belvedere, la cui bellezza viene suggerita dai frammenti dei fregi decorativi conservati al museo.
Un po' di storia
Il Tempio del Belvedere forse era dedicato alla divinità Tinia, il Giove degli Etruschi e costituisce, insieme alle Necropoli del Crocifisso del tufo e di Cannicella, ed all’area archeologica fuori città del Fanum Voltumnae, la testimonianza dell’importanza del popolo Etrusco nel territorio orvietano. Palazzo Faina venne acquistato nell’800 dal Conte Claudio Faina che vi trasferì la collezione di famiglia conservata a Perugia. Nel 1954 l’ultimo erede della famiglia, Claudio Faina junior, donò il palazzo e tutti i propri averi alla Municipalità di Orvieto per il finanziamento della «Fondazione per il Museo Claudio Faina».
Curiosità
Ad ovest della rupe orvietana, in una località chiamata «Campo della Fiera», sono ancor oggi in corso scavi archeologici. Il rinvenimento di reperti quali monete, gioielli, resti di edifici, fregi e ceramiche greche, ha portato gli studiosi a identificare l’area ai piedi di Orvieto come la famosissima Fanum Voltumnae, uno dei luoghi sacri e politici più importanti del mondo etrusco. Lo stesso Tito Livio racconta che presso tale luogo sacro si celebrassero non solo feste religiose ma eventi mondani e politici, oltre che essere il luogo preposto all’elezione dei comandanti militari.
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