SHARRYLAND
Il monte Serralta di San Vito (m 1023)
Meta irrinunciabile, la vetta di riferimento del settore settentrionale delle Serre Calabresi
Dov'è
Serralta di San Vito, un nome che ha radici lontane
Innanzitutto la parte più indicativa del nome, dal latino serra, sega, solitamente riferibile a un rilievo montuoso dal profilo per l'appunto dentellato. Nel caso di un rilievo dal profilo morbido come questo, tuttavia, il nome si direbbe più appropriatamente riferibile alle attività forestali e nello specifico alle segherie ad acqua che vi operavano.
Una veduta a tutto orizzonte
Per il resto il toponimo fa riferimento al fatto che il monte si pone al vertice del più settentrionale dei sottogruppi montuosi che formano le Serre e che il paese di riferimento fosse San Vito allo Ionio. Al netto delle antenne, la sommità offre una vista che premia la salita dal passo di Fosso di Lupo, nel territorio di Girifalco.Splendide faggete di cima in cima
Da nord è un crescendo di ondulazioni – «un labirinto di groppe collinari», scrive un autore locale – che salgono dell'istmo di Catanzaro, strettoia dove Ionio dal Tirreno sono separati solo da 35 chilometri. Verso sud parte invece la dorsale che prosegue sino al monte Cucco (m 959) accompagnata da bellissime faggete. Con l'aiuto della carta vi si riconoscerà la successione di questi risalti intermedi: monte Acido/Acero (m 956), monte Perrone (m 921), monte Pizzinni (m 918) e monte Sant'Agnese (m 903). Da questo tratto della dorsale principale si stacca verso sud-ovest una breve diramazione che culmina nel monte Coppari (m 951).