SHARRYLAND
Dov'è
Cos’è e dov’è il Lago Segrino
Benvenuti in una magica avventura tra le suggestive terre del Triangolo Lariano, dove il Lago Segrino si erge come un gioiello incastonato tra i comuni di Canzo, Eupilio e Longone. Questo lembo di paradiso, con la sua palude dal fascino misterioso, ci catapulta in un'epoca in cui la natura stessa era considerata sacra, un ponte tra il cielo e la terra secondo le antiche credenze galliche.
Un po’ di storia
La storia di questo luogo è intrecciata con il rispetto per la terra, accentuato dalla scoperta di una necropoli precristiana nel comune di Canzo. Questi dettagli, uniti alla presenza di sorgenti sotterranee e alla Roggia Molinara che danza attraverso le frazioni di Carella, Corneno e Penzano di Eupilio, ci trasportano in un viaggio attraverso il tempo, tra antichi mulini e lavatoi che narrano storie di un passato vibrante. L'acqua, elemento vitale, è il filo conduttore di questa storia. Le palafitte che emergono dal Lago Segrino testimoniano l'antica saggezza di coloro che scelsero questo luogo come dimora, dove la vita poteva prosperare in armonia con la natura.
Perché è speciale
I bellissimi scorci del lago sono arricchiti dalle meraviglie che si trovano nei suoi dintorni. Come Eupilio, che con il suo torrente Mariaghella e la Strada dell’Acquate, ci rivela una parte della sua anima. Racconta di come gli abitanti abbiano plasmato la natura deviando corsi d'acqua e creando strade che portano a suggestive località come il Cornizzolo. O ancora il Sentierone, che collega Canzo ed Eupilio, ci svela l’intrigante capitolo dei contrabbandieri locali, che solcavano boschi e torrenti per portare merci proibite nella Milano di un tempo. Un racconto di astuzia e intraprendenza che si perde tra i sentieri montani.
Da non perdere
Tra le canne palustri del Lago Segrino, la festa di San Zeno aprile diventa l'occasione per creare graticci per l'allevamento dei bachi da seta, un'antica tradizione che oggi lascia spazio a una riserva naturale, accogliendo numerosi uccelli stanziali e migratori. Questa natura ha incantato anche grandi scrittori che hanno abbracciato la bellezza del Triangolo Lariano. Da Fogazzaro a Ghislanzoni, da Gadda a Nievo, questi luminari hanno trovato nelle rive del lago una fonte di ispirazione senza pari, trasformando le loro esperienze in capolavori immortali.
Curiosità
Il nome del lago deriva dal celtico Sĕgā-rīnŏ-s e significa «il rivo del rispetto». Abitato da tempi antichi e frequentato da artisti, il lago di Segrino è diventato la casa di leggende di carrettieri addormentati e dipinti sulle facciate delle cappelle. Ed è proprio così che ci invita a immergerci nelle sue acque, a percorrere i suoi sentieri e a scoprire un mondo che unisce la storia, l'arte e la natura in un abbraccio indissolubile. Un viaggio incantevole che ci svela la bellezza nascosta di questo angolo di Lombardia.
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