SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
È un suggestivo lago verde pulsante di vita situato a 6 km dal centro di Varese, adagiato ai piedi delle Prealpi e famoso per la sua forma a scarpa. La località lacustre varesina è la Schiranna, luogo per lo svago o per lo sport tra il Parco Zanzi, la piscina storica, la Società Canottieri o lungo la pista ciclopedonale che percorre il perimetro del Lago per 28 km. Lungo la ciclabile s’incontrano l'Aero Club A. Orsi, impianto sportivo d'eccellenza per il volo con aliante e la riserva naturale Palude Brabbia caratterizzata da zone di fittissima vegetazione acquatica e piccoli specchi d'acqua.
Perché è speciale
Glaciale, poco profondo e fitto di vegetazione il Lago di Varese è un’oasi tranquilla in una provincia industrializzata. dalla natura intatta, ricca di motivi per viverla: l’Isolino, il Chiostro di Voltorre, le Ghiacciaie di Cazzago, la pista ciclabile, le darsene… La sua identità s’impone nell’incontro fra l’ambiente selvatico e le montagne e nella cultura delle palafitte: origine di un modo di vivere che per millenni ha segnato le rive del lago tramite saperi giunti fino a noi. È meta di un turismo lento e distensivo, nel rispetto dell’ecosistema e delle antiche relazioni con le sue acque.
Da non perdere
L'Isolino Virginia è un piccolo triangolo di terra situato a pochi metri dalla riva occidentale del Lago, davanti a Biandronno. È ricoperto da un ambiente naturale unico abitato da animali selvatici e dove nel 1863, quando è proprietà di Andrea Ponti, si scopre la prima palafitta, testimonianza del più antico insediamento palafitticolo dell’Arco Alpino e tra i più importanti del Neolitico europeo. Furono i Ponti ad allestirvi un importante museo che poi donarono al Comune di Varese, con l’isolino, nel 1962. Dal 2011 è inserito dall’UNESCO tra i Siti palafitticoli preistorici dell’Arco Alpino.
Un po' di storia
Il bacino risale a 15.000 anni fa quando il ritiro del ghiacciaio del Verbano creò la conca che comprendeva i laghi vicini. Bagna 9 comuni che per secoli hanno dato il nome alle coste e alle sue acque tranquille, mentre l’appellativo di oggi è un omaggio al principale comune, Varese, che acquisì parte delle sue sponde nel ‘27 diventando capoluogo. Nel ‘700 il lago era di proprietà dei Litta e nell’800 dei Ponti: nobili i primi e imprenditori i secondi, innamorati del suo fascino e delle sue acque che sono sempre state private ma vissute dai pescatori che ne hanno disegnato la storia.
Curiosità
Storie e leggende d’altri tempi raccontano di un lago ghiacciato in inverno, la cui superficie diventava una scorciatoia fra le due sponde. Si racconta di un cavaliere che per galoppare più velocemente verso Milano o, in altre versioni, per salvare la sua dama, attraversò di notte il lago ghiacciato credendolo una prateria e, avvertito dello scampato pericolo, fece costruire una chiesetta che per molti è la Madonnina del Lago di Azzate. I racconti della gente di lago parlano della nebbia e del suono delle campane, diverso per ogni campanile, per indirizzare i barcaioli e i pescatori a casa.
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