Dov'è
Cos'è e dov'è
È un parco urbano nel centro di Trieste situato tra via Marconi e via Giulia. Se si arriva da sud (quindi da via Cesare Battisti) colpiscono subito il monumento all’ingresso e la trionfale esplosione di verde alle sue spalle. Il monumento dedicato a Domenico Rossetti meriterebbe uno spazio tutto suo, in questa storia però è il Giardino Pubblico il vero protagonista insieme ai suoi alberi (368 esemplari!), guardiani di questo piccolo gioiello. Sono loro che ci invitano ad entrare, anche solo per un saluto, anche se siamo di fretta.
Perché è speciale
Entriamo. Come se si chiudesse una porta alle nostre spalle, protetti dai giganti verdi, ci isoliamo dai rumori della strada e sono altri i suoni che percepiamo mano a mano che ci addentriamo nel Giardino Pubblico: rumore di pattini nella piccola pista asfaltata, acqua che scorre nello stagno delle tartarughe, grida di bambini nell’area giochi, suoni secchi e schiamazzi dalla zona dedicata alle battaglie di ping-pong. Gli unici in silenzio sono gli scacchisti, e gli immancabili lettori da panchina. È un luogo sacro a modo suo, ma in cui non si entra in punta di piedi, un luogo da vivere, che si offre sempre come un regalo a chi ci passa vicino.
Da non perdere
Lo spazio del parco ospita alcune iniziative culturali e ludiche durante l’anno, specialmente nella bella stagione, tra cui cinema all’aperto e concerti. Per gli appassionati di storia, invece, può essere interessante la «caccia ai busti»: ce ne sono ben 31 disseminati nel parco, poeti, scrittori, storici, musicisti, archeologi, imprenditori, tutte personalità che hanno fatto grande Trieste.
Un po' di storia
Il Giardino è intitolato a Muzio de' Tommasini (1794 – 1879), botanico e podestà di Trieste per un decennio, conosciuto per le sue iniziative in ambito naturalistico e zoologico. Lancia il progetto del parco nel 1852, con l’idea di creare un rigoglioso giardino in cui ospitare una grande varietà di alberi, arbusti, e svaghi. Il progetto ha un enorme successo al punto che il padiglione al lato nord del parco (dove sorgeva una caffetteria oggi purtroppo chiusa) era diventato un punto di ritrovo vivacissimo della Trieste bohémienne dell'800. Chissà che la storia si ripeta!
Curiosità
Italo Svevo sceglie diverse volte il Giardino Pubblico come ambientazione per i suoi romanzi, in particolare ne La coscienza di Zeno. Il protagonista scopre il parco proprio il giorno del fatidico incontro con Carla, sua futura amante, che abita proprio lì vicino. Buffa la scena in cui Zeno, passeggiando nel parco nella speranza di incontrare casualmente Carla, si imbatte invece in sua suocera e stranito pensa: forse anche lei tradisce il marito?
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