SHARRYLAND
Il fungo Cardoncello e la sua sagra
Un fuoriclasse con un passato da fuorilegge
Dov'è
Scuro, carnoso e sodo, ha un sapore sottile ed elegante, che si scioglie in bocca quando è solo, o che abbraccia gli altri gusti che accompagna, dando vita ad un valzer di aromi. Questo è il Cardoncello, un fungo che cresce in diverse Regioni italiane, soprattutto Sardegna, Calabria, Basilicata e Puglia. C’è da dire, però, che non tutti i luoghi danno lo stesso risultato e, senza nulla togliere agli altri, i Cardoncelli della Murgia sono insuperabili. Sarà la composizione del terreno, l’aria, o la vegetazione, ma davvero, non c’è paragone.
Tutte queste caratteristiche fanno del Cardoncello un fungo molto apprezzato in cucina, dagli chef che sanno di poter contare su di lui per cercare nuovi e sorprendenti accostamenti, fino alla cucina tradizionale, che nella sua semplicità ha già trovato le migliori ricette per un ingrediente tanto versatile e tanto caro al territorio in cui nasce. Qualche esempio? Orecchiette e funghi cardoncelli, funghi cardoncelli arrosto, funghi cardoncelli fritti con peperoncino piccante; gnumeridde e agnello arrosto con contorno di funghi cardoncelli; funghi cardoncelli sott'olio… una ricetta più invitante dell’altra.
Se volete provarle tutte ma siete in Puglia solo per poco tempo, o se non sapete dove trovare i migliori, non disperate, c’è un evento che sembra fatto su misura per voi: è la Sagra del fungo Cardoncello! Si tratta di un evento itinerante che si svolge in sei realtà appartenenti al territorio della Murgia: il viaggio comincia a Minervino con la prima tappa, spostandosi poi a Spinazzola, Ruvo di Puglia e Gravina in Puglia. L’occasione è ghiotta non solo per la possibilità di assaggiare piatti tipici con il fungo, ma anche perché è possibile trovare le bancarelle dei raccoglitori di questi funghi spontanei. In tutta onestà, c’è un altro elemento di cui è possibile godere. A qualcuno potrebbe sembrare non proprio attinente, ma pensateci bene: siete qui, nelle terre dove il fungo cresce spontaneo, tra i borghi costruiti dalla gente che da secoli li raccoglie e li cucina… non potete andarvene senza prima aver visitato i dintorni, non ve ne pentirete!
Non esagero quando dico che le persone di qui conoscono il Cardoncello da secoli. Pensate che questo fungo era conosciuto ed apprezzato già in epoca romana. La sua storia è degna di nota anche nel Medioevo: nelle taverne laziali poteva capitare di incappare in qualche canto che ne celebrava le virtù, ma il documento più strano dove si trova registrato il nome del Cardoncello è un altro, qualcosa che di sicuro non vi sareste aspettati: l’Indice. Ebbene sì, il povero Cardoncello era stato messo al bando niente meno che dal Santo Uffizio! Vi starete chiedendo il perché… è presto detto. A quanto pare, il suo sapore era così prelibato da essere considerato afrodisiaco, e causa di distrazione per i devoti. Non garantisco sugli effetti, ma di certo, se chiudo gli occhi mentre assaporo i cardoncelli, riesco a cogliere una nuova nota: il sapore eccitante del proibito.
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