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Dov'è
Cos'è e dov'è
Piazza Duomo, elegante salotto cittadino di Terni, è impreziosita dalla cattedrale di Santa Maria Assunta, il Duomo, per l’appunto. La sua facciata armoniosa è introdotta da un maestoso portico seicentesco con balaustra sormontato dalle statue di S. Valentino e di altri sette santi vescovi cittadini. Al suo interno, una struttura a croce latina presenta tre navate scandite da pilastri e diverse cappelle, tra cui quella della Misericordia, perché presenta un’immagine della Madonna della Misericordia attribuita a Carlo Maratta, uno dei più importanti esponenti del classicismo seicentesco romano.
Perché è speciale
L’arredo originale del Duomo risaliva al ‘600, ma ben poco è rimasto di quei tesori, spariti a causa delle dispersioni napoleoniche e dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Proprio questi hanno portato in luce in certi punti i resti dell'antica struttura romanica, come ad esempio una parte della facciata interna con rosone e due bifore. Uno dei superstiti è l’organo, le cui canne si presentano imbrigliate in una serie di rami dorati. Costruito da Luca Neri nel 1647, i documenti ritrovati nell’archivio comunale ne attribuiscono il progetto niente di meno che a Gian Lorenzo Bernini.
Da non perdere
Uno degli ambienti più suggestivi è la cripta, che possiamo far risalire al VI secolo, epoca in cui operava a Terni il santo vescovo Anastasio. La sua tomba è qui conservata e ci induce a pensare che fu proprio la sua morte a dare il via alla vita millenaria di questo luogo, già dimostrata dalla presenza –poco lontano – dell’antico Anfiteatro Fausto del I secolo. La struttura della cripta e la presenza di abside e finestre al suo interno ci fa pensare che nell’XI secolo l’edificio non era interrato e costituiva dunque la chiesa vera e propria.
Un po' di storia
Secondo la tradizione, quella che ora è la cripta fu costruita sui resti di un antico edificio romano, e all’epoca rappresentava la vera e propria chiesa. Nel IX secolo la prima chiesa era ormai interrata, tanto che al di sopra di essa fu edificato un secondo edificio in stile romanico. Nei secoli vennero effettuati numerosi interventi, per adattare la chiesa al mutare dei gusti e delle esigenze: nel XV e XVI secolo furono effettuati consistenti lavori di ampliamento ma l’impianto che oggi possiamo ammirare fu realizzato nel XVII. Un secolo dopo fu la volta dell’orientaleggiante torre campanaria.
Curiosità
Sotto al portico si nota una lastra, sopra la finestrella a losanga alla sinistra del portale centrale, con incisa l’orma di una scarpa. L’interpretazione di questo strano ritrovamento, effettuato durante dei lavori di restauro agli albori del Novecento, ha dato luogo a stravaganti teorie. La più accreditata, anche se non verificata, è legata ai regolamenti emanati nel 1444 per arginare il clima di bassa moralità. Sulla lastra fu incisa la misura del tacco che era consentito portare alle donne. All’interno della tripartizione centrale dell’orma, una linea verticale lunga otto centimetri, indica le quattro dita imposte dal regolamento, pena la multa di mezzo ducato d’oro.
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