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Il Delta del Po
Da Adria a Ferrara un ventaglio di emozioni, seguendo il grande fiume che va incontro al mare
Dov'è
Il grande fiume
Il Delta del Po offre lo spettacolo del grande fiume che diramandosi a ventaglio va incontro al mare, ambiente senza confini dove solo gli uccelli possono dirsi padroni. Adria è una delle porte del parco istituito nel ’97 dalla Regione Veneto: 12mila ettari di natura protetta e 9 comuni (Adria, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, Taglio di Po). Poi c’è la parte dipendente dall’Emilia Romagna, che scende verso le Valli di Comacchio, considerata la porta meridionale del parco, salvo discendere fino alle saline di Cervia.
Il fiume si ramifica distribuendo le sue acque in ambienti dai nomi diversi – golene, valli, lagune, scanni – a seconda dal loro rapporto con l’elemento acqueo, ciascuno con una flora e una fauna specifiche. Il delta è il regno degli uccelli acquatici: se ne contano 350 specie, dagli aironi ai fenicotteri, che si comportano con estrema confidenza con grande soddisfazione per i birdwatchers.
È un territorio in continua evoluzione tant’è che si distingue tra «delta geografico» - riferendosi ai rami direttamente coinvolti nella sua idrografia - e «delta storico», per quel che riguarda i rami che ne sono stati esclusi dagli eventi naturali o dall’opera dell’uomo: al delta geografico appartengono il Po di Maistra, il Po di Pila, il Po delle Tolle e il Po di Goro; al delta storico appartengono il Po di Levante, che è il più settentrionale, e il Po di Volano, da cui si dirama il Po di Primaro, che sono i più meridionali.
In barca e in bici
È questo il territorio che nel 1999 è stato riconosciuto parte del Patrimonio Mondiale Unesco, nell’ambito del sito «Ferrara, città del Rinascimento, e il suo Delta del Po». Si esplora il territorio su due ruote (o anche in auto), lungo argini e strade bianche, anche se il mezzo principe resta la barca, che consente di guadagnare punti d’osservazione assolutamente privilegiati. Nel pratico, i singoli rami sono stati presentati in favore di corrente, dando indicazione dei ponti per disegnare percorsi d’argine ed anche per combinarli con quelli adiacenti.
La visita riserva notevoli piaceri anche sul fronte gastronomico: il primo pensiero spetta ai molluschi – vongole e cozze – che sono la ricchezza del luogo, ma anche il pesce, di laguna o di mare, contribuisce a indimenticabili tavolate. Senza dimenticare Ferrara, la meravigliosa capitale degli Estensi, che ne onora la memoria anche con una prelibatezza fuori dal tempo come la salama da sugo.
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Indice
INTRODUZIONE
Il Delta del Po
1 di 7
Il Po di Levante, da Adria a Porto Caleri
2 di 7
Il Po di Maistra, da Ca' Venier a Boccasette
3 di 7
Il Po di Pila, da Porto Viro al faro di Punta Maistra
4 di 7
Il Po delle Tolle, da Ca Tiepolo alla Sacca di Scardovari
5 di 7
Il Po della Gnocca, da Ca’ Tiepolo a Santa Giulia
6 di 7
Il Po di Goro, da Ariano nel Polésine al faro del Bacucco
7 di 7
Il Po di Volano, da Ferrara all'Abbazia di Pomposa
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