Dov'è
Cos'è e dov'è
Siamo a Due Carrare, dove c’è un castello che non è un castello. È una villa, precisamente Villa Zaborra, dal nome della famiglia proprietaria. Castello di San Pelagio è il nome più comune con cui viene identificata la villa, a causa della torre difensiva di epoca carrarese che la rende inconfondibile e affascinante. Ai lati della torre si sono sviluppate due ali lunghe e basse, che ospitavano le zone residenziali e la barchessa ad uso agricolo. All'esterno, un giardino ricco di sculture, alberi, fiori, alcuni risalenti al 1700, peschiere e labirinti, accedono l'aria di un romanticismo accattivante. Perdervi nel verde sarà un piacere!
Perché è speciale
Il castello ospita nelle sue stanze il Museo del Volo, una raccolta di documenti, manufatti e velivoli che raccontano l'evoluzione del volo umano dalle origini ad oggi, arrivando fino ai voli spaziali. Certo, un conto è esporre nelle sale biglietti, componenti, tute e documenti, ben altro discorso sono gli aerei interi! Per questo il museo supera le sale del castello e si espande nel porticato, fino al parco, dove questi giganti di metallo sembrano giocare a nascondino con il visitatore. Collegati al volo sono anche i due labirinti creati nel 2000 e nel 2007: uno si rifà al mitico volo di Icaro, l'altro si ispira a D'Annunzio.
Da non perdere
Proprio Gabriele D'Annunzio negli anni della Grande Guerra soggiornò a San Pelagio, che in quegli anni era aerodromo militare. Qui, organizzò e partì per il Folle Volo che lo portò a sorvolare Vienna lanciando volantini provocatori per invitare la città alla resa. Il labirinto chiamato forse che sì forse che no, è il minore degli omaggi al Poeta. All'interno del Castello sono infatti ricostruite le stanze dannunziane, in base a documenti d’archivio che descrivono com'erano quando ospitarono Gabriele D'Annunzio. Al loro interno sono conservati ricordi del poeta e arredi della famiglia Zaborra.
Un po' di storia
La torre venne costruita dai Carraresi, signori di Padova, intorno al 1300 come parte di un sistema difensivo contro gli Scaligeri di Verona. Col tempo, le si costruì intorno un'azienda agricola. I documenti registrano l’esistenza della villa per la prima volta nel 1544. Nei secoli continuarono i lavori di ampliamento e ammodernamento. Nel 1752 la villa passò alla famiglia Zaborra. Durante la Grande Guerra qui fu disposto un aerodromo militare da cui il 9 agosto 1918 Gabriele D'Annunzio partì con la sua squadriglia alla volta dei cieli di Vienna. In ricordo di questo ruolo nella storia, nel 1980 venne creato il Museo del Volo.
Curiosità
Pare che il sottosuolo della torre ospiti delle antiche gallerie che servivano a collegarla ad altre torri del complesso sistema difensivo dei Carraresi, e che queste arrivino fino a Mezzavia. A causa di frane e allagamenti, però, queste gallerie non sarebbero visitabili.
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