Dov'è
Cos'è e dov'è
Il versante orientale del Monte Taburno è un meraviglioso polmone verde della Campania. Ad un certo punto la vegetazione si interrompe per lasciare il posto ad un piccolo borgo che però appare piuttosto strano: tutto è immobile e silenzioso, tanto da sembrare irreale. Sorge spontaneo il desiderio di avvicinarsi per capire quale strana magia sia in atto, ed è allora che si arriva ad una lunga strada invasa dall’erba ai cui lati sono schierate case abbandonate, senza più un presente, ma con un ingombrante passato da raccontare: la lunga vita del borgo di Tocco Caudio.
Perché è speciale
La vista è quasi spettrale, ma le gambe sembrano muoversi da sole per addentrarsi nel paesino fantasma, e gli occhi avidi scrutano attraverso ogni fessura, ogni porta lacerata, e catturano frammenti di vita… un brivido percorre la schiena alla vista di bottiglie, conserve, bottoni ed altri attrezzi, tracce di vite interrotte per sempre in pochi istanti. È lo spettro del terremoto, un compagno ingombrante per per secoli ha segnato la vita di questo borgo fino a sfiancarlo per sempre, spingendo gli abitanti ad abbandonarlo.
Da non perdere
Il mistero dato dall'abbandono e dalle memorie non ancora sopite è come un canto delle sirene per i visitatori, che grazie ad un parziale recupero del vecchio centro abitato possono visitare molte sue parti in sicurezza, sospesi in un tempo ben definito dove silenzio, natura e mistero li porteranno in un viaggio interiore del tutto inedito. Ci sono anche escursioni guidate che non si limitano al borgo abbandonato, ma giungono anche nei pressi della piana del Taburno-Camposauro: escursione, trekking, storia e magia sono garantiti sia per i piccoli che per i grandi.
Un po' di storia
L’antichissimo borgo di Tocco Caudio, situato in provincia di Benevento di cui Plutarco parlò per primo definendolo come la «metropoli più importante», affonda radici nell’epoca dei Sanniti, nel IV secolo avanti Cristo. Come molte altre antiche cittadine italiane, il paese fu costruito su di una stretta e lunga collina; la sua posizione strategica che ne conferiva la facile difesa, lo rese un centro ambito da parte di numerosi e diversi conquistatori che, lungo il corso dei secoli, si impossessarono del borgo. Scosso da numerosi terremoti, fu definitivamente abbandonato nel 1980.
CuriositÃ
Tra i refoli di vento che accarezzano le macerie si colgono echi lontani di una leggenda antica di questo territorio, che ci parla delle Janare, le streghe, e dei loro Sabba lungo le sponde del torrente Jenga che lambisce la parte meridionale del borgo.
Per organizzare il viaggio
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