Dov'è
Cos'è e dov'è
Il Borgo di Cornello dei Tasso è una frazione di Camerata Cornello, in provincia di Bergamo. È uno dei borghi medievali meglio conservati della regione Lombardia e rientra tra «I borghi più belli d'Italia». Il suo nome è legato all’antica famiglia Tasso, nota principalmente per il grande poeta Torquato Tasso, ma che si distinse anche per spirito imprenditoriale. I Tasso infatti, a partire dal Cinquecento gestirono le poste imperiali degli Asburgo, tanto che a loro viene attribuito il merito dell'invenzione del moderno sistema postale. E proprio il piccolo borgo ha molto da raccontare in proposito.
Perché è speciale
Questo borgo è piccolo ma stringe tra le sue braccia una grande storia: esso è infatti perfettamente conservato nella sua integrità originale e visitarlo significa realmente immergersi nel passato e nelle tradizioni del luogo. A permettergli di mantenersi inalterato nel tempo è la sua posizione: arroccato su una roccia, ancora oggi è raggiungibile solo a piedi, seguendo una mulattiera che parte da Camerata Cornello.
Da non perdere
Un autentico tesoro da non perdere in questo borgo è il Museo dei Tasso e della Storia Postale, il quale permette di immergersi ancor più a fondo nella storia dell'omonima famiglia a cui è legato questo particolare luogo (in particolare grazie alle antiche documentazioni legate alla loro attività). L'elemento ancor più caratteristico è proprio il fatto che questo museo si trovi all'interno di una casa rurale del XV secolo.
Un po' di storia
Questo piccolo ma grande borgo in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali grazie alla presenza della via Mercatorum, ovvero «la via dei mercanti», che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana. A partire dal 1592 venne costruita la Via Priula, voluta dalla Repubblica di Venezia per creare un collegamento diretto tra Bergamo e la Valtellina, senza passare per i territori spagnoli. Questo portò ad un lungo periodo di decadenza per Cornello, ma garantì la possibilità di mantenere intatta e conservare nel tempo questa piccola perla della Valle Brembana.
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