SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Leggermente arretrato e nascosto rispetto alla Basilica di San Vittore e al Campanile, vanta l'essere il monumento più antico della città. È il testimone più anziano del vivere delle genti varesine e si presenta in tutta la sua autorevolezza di patriarca cittadino nella compatta facciata a capanna. Celato dall’imponenza degli edifici che lo circondano, sorveglia il trascorrere lento del tempo. È Monumento Nazionale ma è comunque un luogo riservato, come la sua città, e proprio per questo la sua scoperta crea maggiore emozione e stupore.
Perché è speciale
Frutto di secoli di rimaneggiamenti, vanta una storia antica: insieme alla Basilica e al Campanile, il Battistero completa il principale polo religioso della città. Passandovi accanto si ha la sensazione di sentirsi osservati e protetti. Nel suo stile regolare, infonde un senso di fiducia, quasi invogliando il visitatore a scoprirne l'interno con curiosità e interesse, pronto a rimanere estasiato. Lo stupore esplode osservando gli affreschi dalle tinte vivaci di stili ed epoche diverse, due antiche fonti battesimali soprapposte, un matroneo e un’architettura in cui tutto è in perfetta armonia.
Da non perdere
Di gran fascino è la storia dei tre ingressi di cui due murati e solo il principale aperto. Fino al XVIII secolo esistevano in Varese numerose confraternite e a capo del Battistero ve ne erano due: quella di Santa Marta e quella del Santissimo Sacramento. Alla prima era riservato l’ingresso laterale posto sulla piazzetta a lato dell'edificio, mentre la seconda entrava dalle scale che conducono al matroneo. All'interno dell’edificio un tramezzo, andato perduto, divideva l’area presbiteriale dall'aula destinata ad accogliere i devoti e i catecumeni che entravano dall'ingresso principale.
Un po' di storia
Di origine altomedievale e costruito su un’area abitata fin dall’età del ferro, è stato ricostruito tra il XII e il XIII secolo. Presenta una facciata a capanna con l’ingresso affiancato da due monofore e sormontato da una lunetta dipinta e da un oculo. In alto si erge la statua del Battista mentre lateralmente si riconosce uno dei due portali murati. All'interno sono conservati gli affreschi del Maestro della Tomba Fissiraga come la Teoria di Apostoli e Santi, la Madonna della Misericordia e la Crocefissione, insieme ad altri di ignoti e sull'altare l'affresco della Madonna.
Curiosità
Entrando e alzando gli occhi verso la volta che separa le due aree si trova il simbolo della Casata Perabò, importante famiglia varesina che contribuì alla costruzione del Battistero, come si evince dall’affresco che raffigura i committenti, inginocchiati e devoti al Cristo in croce. Il fonte battesimale ottagonale, attualmente sovrapposto alla più antica vasca ad immersione del VII-VIII secolo, si trovava in un angolo del Battistero ma fu spostata per opportunità pastorale in quanto il fonte deve essere collocato in un unico luogo che, in San Giovanni a Varese, è nel centro dell’aula.
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