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Meraviglia
Meraviglia  }  Architettura

Il Battistero di Parma

Capolavoro di Benedetto Antelami a cavallo tra romanico e gotico

Dov'è

Emilia-Romagna

Piazza Duomo, 43121 Parma PR, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è il Battistero di San Giovanni a Parma

Accanto al Duomo di Parma sorge un alto edificio ottagonale in marmo rosa: è il magnifico Battistero di San Giovanni. Si presenta con tre portali e cinque archi, collegati tra loro da una fascia di animali usciti da un bestiario medievale, che, come un ricamo, fa quasi da cintura al monumento. Sopra ci sono quattro piani di logge aperte e una loggia cieca come coronamento. Il primo portale ha nella lunetta la Vergine seduta in trono col bambino, il secondo ha come tema il giorno del giudizio, il terzo è dedicato allo scorrere del tempo. L’autore di tanta meraviglia è Benedetto Antelami, grande architetto e scultore.

Perché è speciale: descrizione dell'interno del battistero di Parma

L’interno, diviso in spicchi da sottili colonne che si prolungano nei costoloni e ne accentuano lo slancio verticale, è un’esplosione di colore: in alto sulla cupola spiccano il cielo rosso dell’amore e quello azzurro dell’empireo che si specchiano nella vasca battesimale sottostante, un unico blocco di marmo rosa quadrilobato. Seguono apostoli e profeti, poi Cristo con la Madonna e San Giovanni. Le ultime due fasce contengono storie di San Giovanni e Abramo. Seguono poi due ordini di logge.

Da non perdere: il ciclo dei mesi dell'Antelami

Nella seconda sono collocati i mesi, alternati alle stagioni, la più straordinaria opera dell’Antelami, un inno alle attività quotidiane dell’uomo e un segno dei tempi nuovi, dell’Umanesimo in fieri, in cui il lavoro non è più una maledizione divina ma fonte di dignità. Sono infatti figure signorili, ben vestite, di grande compostezza e prive di segni di fatica. Curioso il fatto che invecchino nel corso dell’anno, da gennaio giovinetto con l’olifante, il corno da caccia, a luglio, giovane uomo che calpesta le spighe con i cavalli aggiogati, a novembre, uomo maturo che raccoglie le rape, a dicembre, ormai anziano, che taglia la legna.

Curiosità: il ruolo di Buffalmacco

La parte inferiore, vivacissima, è opera delle stesse maestranze emiliane che hanno decorato la cupola ed è costituita da arcate affrescate, tra cui interessanti sono quelle di San Giorgio che uccide il drago e di Santa Caterina perché attribuite a Buffalmacco, il pittore fiorentino arguto protagonista di alcune novelle del Boccaccio; le arcate sono poi coronate da lunette in cui convivono pittura e scultura, da non perdere quella sul portale occidentale in cui Re Davide suona l’arpicordo, circondato da musicisti e ballerini, sembra di assistere ad una vera e propria festa animata.

Un po' di storia

Il battistero fu commissionato a Benedetto Antelami, che ne iniziò la decorazione nel 1196. La costruzione fu interrotta per la mancanza del marmo, il cui invio cessò per i contrasti tra Parma e il signore di Verona, Ezzelino da Romano,  e riprese nel 1249, con la costruzione della cupola, nel pieno rispetto del progetto dell’Antelami, per concludersi nel 1270.

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Consigliato da
Patrizia Iome

Incomparabile per leggerezza, slancio verticale, ricchezza decorativa. Semplicemente la perfezione. Ho avuto la fortuna di ammirare i mesi in un periodo in cui, forse per lavori in corso, erano collocati ad altezza d’uomo. Emozionanti.

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