I Trombini di San Bortolo e il loro Museo

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Ogni anno i Trombonieri di San Bortolo, celebrano la festività della SS.Trinità (maggio-giugno) nella chiesetta che troviamo in fondo al paese, dedicata proprio a loro. È proprio questo il momento per farsi attraversare dal rombo dello sparo e cercare di scorgere i movimenti particolari che lo accompagnano. La bocca puntata verso terra genera un rinculo tale che il Tromboniere deve assecondarlo ruotando su sé stesso mentre risale verso l'alto, così da poterlo accogliere senza danni sulla sua spalla. Sembra quasi una danza fra un uomo e quella che ormai non è più un'arma, ma uno strumento di festa, allegria e bellezza.

Un po' di storia

In passato, intorno al 1611, alcuni soldati furono incaricati di difendere alcuni valici di montagna, attraverso l’utilizzo di archibugi a miccia e moschettoni. Da qui hanno origine i Trombini, detti anche "s-ciopi" o "pistoni". Erano quindi delle armi, che venivano utilizzate soprattutto per incutere terrore. Con il passare del tempo, si trasformarono in Trombini festosi, usati a scopo folkloristico. In passato, infatti, in ogni contrada della Lessinia squadre di trombonieri allietavano le manifestazioni dei paesi con le loro scariche a salve.

Curiosità

Da più di 40 anni, in questo paese, una schiera di trombonieri (ovvero gli sparatori di quest'arma inoffensiva) si è riunita in un'associazione folkloristica unica nel suo genere in Europa. I trombonieri portano avanti le antiche usanze degli avi e con i loro schioppi allietano le feste del proprio paese, dei paesi della provincia di Verona e di altre città del Veneto.