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Dov'è
Pergola: tesori nascosti nella campagna marchigiana
Le costruzioni antiche spuntano come funghi dalla vegetazione. Gli alberi dei giardini, le colline avvolte nei boschi selvaggi e misteriosi, i dolci pendii a cui il lavoro dell’uomo dona colori dorati, o placide distese di verde. Qui è custodito il tesoro di Pergola, una ricchezza fatta di «oro, diamanti e rubini». La cosa più emozionante è che gran parte di questo patrimonio non è custodita in forzieri o teche museali, ma può essere gustata da chiunque abbia il desiderio di farlo. Come? Beh, innanzitutto venite a Pergola: penseremo noi a guidarvi fra bronzi dorati, sontuosi tartufi e voluttuosi vini.
I diamanti e i rubini di Pergola
Forse il più prezioso di questi doni si trova proprio sotto terra. È una terra fertile e generosa quella di Pergola, dalla quale mani esperte estraggono con cura i preziosi tartufi. Pensate che sul territorio comunale si contano ben 40 ettari adibiti a tartufaie. Il frutto di questo lavoro è inebriante per qualità e varietà : Il bianco pregiato, ma anche il nero pregiato, il nero estivo, uncinato e bianchetto, rendono Pergola degna portatrice del nome «Città del tartufo».
La cucina locale si arricchisce di questo sapore deciso ed inconfondibile e offre molte possibilità di degustazione. Imparare ad usare ed abbinare il tartufo, infatti, è importantissimo per godere appieno delle sue proprietà . Per esempio, sapete qual è il miglior vino per accompagnare questi piatti? È presto detto: i diamanti della tavola vogliono un degno accompagnatore: il rubino di queste terre, il Pergola Rosso Doc. Il vitigno Aleatico è presente nel territorio di Pergola sin dal 1234, anno di fondazione della città . Probabilmente lo portarono gli Eugubini fondatori, che impiantarono i primi filari di vite in località Grifoleto, dove tuttora esistono i vigneti più vecchi dell’intero comune.
Fino alla metà degli anni ‘80 del secolo scorso il vitigno era noto come «Vernaccia Rossa di Pergola» e con tale nome veniva identificato il vino. A seguito di ricerca ampelografica si scoprì poi che si trattava di un clone, o biotipo, di Aleatico. Dopo ampia ricerca storica e successiva sperimentazione, nel 2005 è stata concessa la Doc. Nel 2005 la locale Vernaccia di Pergola ha ottenuto il riconoscimento di denominazione di origine controllata nelle versioni Rosso, Novello e Passito con il nome di «Pergola doc».
Menzione speciale: il Visciolato, inebriante e sensuale
I tartufi e i vini si uniscono per dare vita a pasti indimenticabili, ma anche i migliori hanno i loro limiti. In questo caso, è il dolce. E, siamo onesti, è proprio questa portata che ci prepara a congedarci dalla tavola, quindi deve essere indimenticabile. Nel caso di Pergola, c’è una possibilità a dir poco seducente: il Visciolato. Questo liquore dolce e suadente, si ottiene dalla lavorazione della visciola, ciliegia selvatica fatta fermentare con del vino rosso strutturato della vendemmia precedente. Molti ritengono che sia afrodisiaco! Accostatelo a del cioccolato artigianale per un abbraccio di sapori caldo e avvolgente: una sensazione che difficilmente dimenticherete!
Sapori in festa
È sempre un buon momento per gustare le prelibatezze che Pergola ha da offrire, ma ci sono alcuni periodi dell’anno in cui il buon cibo si fa autentica festa. Le prime tre domeniche di ottobre la città ospita la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola. Una grande vetrina cresciuta anno dopo anno, fino ad attirare migliaia e migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia e non solo. Troverete la Casa del Tartufo, la mostra mercato, degustazioni, menù a tema, eventi a teatro, nel centro storico e al museo, con la partecipazione di ospiti prestigiosi. Nel mese di dicembre è in programma invece la CioccoVisciola di Natale: la festa della cioccolata e del visciolato con tanti appuntamenti per tutta la famiglia.
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