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Dov'è
Cos'è e dov'è
Sono due sfere, una rappresenta la terra, l’altra il cielo. Create da uno dei più famosi e geniali cartografi del ‘500, il fiammingo Gerhard Kremer, italianizzato in Gerardo Mercatore, sono oggetti estremamente rari: in Italia ci sono solo altre 3 coppie come questa. Facevano parte della collezione dell’ultimo duca di Urbino, Francesco Maria II Della Rovere, uomo attento a tutte le novità del suo tempo. Originariamente esposte nel suo studio all’interno dell’ala della biblioteca nel Palazzo Ducale di Urbania, quando questa fu abbattuta nel 1951 furono trasferite negli ambienti dell’attuale museo.
Perché è speciale
Rari, bellissimi e utili, erano nati non come semplici opere d’arte ma come oggetti d’uso per lo studio del cielo e per la pianificazione dei viaggi. Ciò che li rende ancora più speciali è che si trovano ancora a casa loro. Quando nel 1667, gli emissari inviati da papa Alessandro VII si sparsero nel ducato di Urbino per portare a Roma gli esemplari più importanti e di valore delle collezioni librarie e artistiche ducali che non erano state ereditate da Vittoria Della Rovere, i globi di Mercatore si salvarono probabilmente perché ritenuti vecchi, superflui e troppo fragili per affrontare il lungo viaggio fino a Roma.
Da non perdere
I mappamondi antichi non si limitano ad indicare dei luoghi, ma raccontano anche storie di viaggi. Ecco quindi che si popolano di immagini di mostri marini, fedelmente riportate sul globo terrestre secondo quanto testimoniato dai marinai che tornavano dalle loro lunghe traversate, mentre sul globo celeste ci si intrattiene con la ricerca del proprio segno zodiacale.
Un po' di storia
I globi erano solitamente commissionati in coppia, quelli di Urbania sono stati realizzati da Mercatore nel 1541 (globo terrestre) e 1551 (globo celeste). Come sono finiti ad Urbania? Forse furono procurati dal duca Guidubaldo II Della Rovere, grande mecenate e amante delle lettere o acquistati dal figlio Francesco Maria II Della Rovere, appassionato studioso di geografia e del cosmo, tramite i suoi agenti ad Anversa o Madrid. Di sicuro erano uno dei punti d’orgoglio della collezione ducale.
Curiosità
Nel globo terrestre le misure della terra, soprattutto all’altezza dell’equatore, sono molto simili a quelle che conosciamo oggi grazie alle più sofisticate tecnologie. Non a caso il metodo scoperto da Mercatore per riportare le misure terrestri su una sfera sono alla base di calcoli tutt’oggi insegnati nelle scuole di nautica. Il globo celeste, invece, riporta il nome delle stelle in latino, greco e arabo, le tre civiltà che si credeva essere le maggiori conoscitrici del cielo… se Mercatore fosse vissuto 100 anni più tardi, probabilmente avrebbe aggiunto anche gli ideogrammi dei popoli sudamericani.
Per organizzare il viaggio
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