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Dov'è
Cos'è e dov'è
I basalti colonnari si presentano ai nostri occhi quasi come un gigantesco alveare o delle lunghe canne d’organo, in base al punto di osservazione: prismi esagonali e pentagonali perfettamente definiti, dal colore nero lucente, che vicini emergono imponenti nel paesaggio circostante. Ma quale spiegazione dare a questa straordinaria scenografia naturale? Molti non sanno che le colline del territorio della Val d’Alpone sono degli antichi vulcani che, durante la loro attività eruttiva, hanno dato origine a questo patrimonio geologico unico ed eccezionale.
Perché è speciale
Immaginate uno scenario completamente diverso da quello attuale. Sono in atto profondi cambiamenti geologici e da quelli che erano fondali marini emergono ora nuove terre. Colate laviche si raffreddano e contraggono velocemente a contatto con l’aria, portando alla cristallizzazione e frattura del magma in una moltitudine di colonne. La regolarità della roccia e la purezza geometrica contraddistinguono i basalti colonnari della Lessinia che si possono ammirare a San Giovanni Ilarione, nell’ampia parete rocciosa che delimita ad est il paese, e a Gambellara all’interno del Parco San Marco.
Da non perdere
Non potete mancare una visita a questo patrimonio naturale tanto eccezionale da essere stato inserito all’interno del dossier di candidatura Unesco del territorio della Val d’Alpone! Gli elementi paleontologici presenti sul territorio e i paesaggi culturali ad essi associati vi faranno conoscere un aspetto più profondo e nascosto di una regione la cui fama è associata all’unicità dei suoi vini vulcanici, anch’essi indissolubilmente legati alla storia geologica di queste terre.
Un po' di storia
I basalti del Parco di San Marco di Gambellara raccontano una lunga e difficile storia. Un periodo molto difficile è quello degli anni ’50, quando il colle era sito di estrazione della pietra basaltica utilizzata per la costruzione delle massicciate delle ferrovie italiane. In questo modo, purtroppo, gran parte delle pareti di rocce basaltiche è stata distrutta. Negli anni Novanta, invece la creazione di un parco naturale ha messo fine allo scempio e aperto la strada ad eventi culturali all'aperto.
Curiosità
Al sito di San Giovanni Ilarione si deve la creazione del termine «hilarionis», adottato oggi dai paleontologi di tutto il mondo. La formazione della scogliera corallina avvenuta 45 milioni di anni fa ha fatto riaffiorare in superficie decine di specie di molluschi: una malacofauna unica, la cui classificazione non poteva che richiamare il nome del suo comune d’origine.
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