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Gli affreschi di Santa Maria Assunta in Borgo a Nembro
Quasi si nasconde alla vista nella raccolta piazzetta, ma chi entra trova un tesoro di affreschi
Dov'è
Cos'è e dov’è la chiesa di Santa Maria in Borgo
A Nembro c'è una chiesa che a prima vista inganna: la facciata è semplicissima, con un rosone centrale e due grandi finestre, un portale a sesto acuto in pietra bianca, qualche traccia di affresco sull’intonaco chiaro. Certo non fa presagire la ricchezza interna. Prima di entrare però facciamo il giro degli esterni: i fianchi lasciano vedere il materiale di costruzione, ciottoli di fiume inseriti a lisca di pesce, rafforzati negli spigoli e alla base da grosse pietre squadrate; l’abside ha un motivo decorativo di fasce e pilastrini triangolari.
Perché è speciale: una raccolta di arte popolare
L'interno lascia stupefatti. Ci troviamo in una navata, divisa in cinque campate da archi ogivali, e ricoperta di vivacissimi affreschi, alcuni di botteghe importanti, altri realizzati da artisti minori, commissionati come adempimento di un voto. La parete dell’abside è della bottega dei Marinoni, artisti locali di buona mano, e rappresenta Maria in cielo, gli apostoli e Dio benedicente, ai lati una bella Annunciazione.
Da non perdere: dettagli nascosti
Ma curiosando tra le pitture minori si trovano particolari gustosi, come il vivace gruppo di figure femminili della Visitazione, con una donna che sbircia dalla porta socchiusa, o l’asinello, superstite di un affresco più grande, forse testimonianza della guarigione miracolosa di un animale così prezioso per il lavoro.
Un po’ di storia
Della storia della chiesa si sa molto poco, un documento la cita nel 1396 ma sulla facciata oggi è leggibile la data 25 giugno 1465. Ricorda il completamento di lavori iniziati nel 1456 e corrisponde all’ultimo rifacimento importante. Di poco successivi sono gli affreschi. Sono invece del XVII secolo le martellinature sugli affreschi, servivano a far aderire l’intonaco di cui furono ricoperti per sanificare la chiesa durante l’epidemia di peste.
Curiosità: la Madonna del Latte
Se osservate bene in questa chiesa vedrete numerose Madonne del latte, ossia raffigurazioni della Vergine mentre allatta, si tratta di ex voto. Le donne allora avevano molti figli e, in un’epoca in cui il cibo poteva essere scarso, era essenziale poterli allattare al seno il più a lungo possibile, per questo si rivolgevano alla Madonna per ottenere la grazia. Il culto della Madonna del latte cessò dopo il Concilio di Trento che censurò nelle chiese le immagini sacre che esibivano nudità. Dalla seconda metà del ‘500 le Madonne che allattano non poterono più essere raffigurate.
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