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Girifalco - Brasilena, l'alternativa calabra alla Coca Cola
Una simpatica esperienza, irrinunciabile per i viaggiatori della Strada dei due mari
Dov'è
In Calabria c'è di meglio di una Coca Cola
Come chiamare una nuova bevanda gassata al caffè? Per associazione di pensieri, dal Brasile, produttore di caffè per antonomasia, alla Brasilena, avvenente contadina col sombrero disegnata in etichetta da un maestro della cartellonistica, Renato Casaro.
Ma che bella idea, una gazzosa al caffè!
La storia di questa corroborante «gazzosa al caffè» riporta indietro nel tempo di quasi cent'anni, quando Cesare Cristofaro da Girifalco s'ingegnò a produrre bevande frizzanti con le materie prime più portata di mano – arance, limoni e quindi anche caffè – che poi vendeva sfuse. Negli anni Sessanta, la svolta, con l'avvio dello stabilimento delle Acque di Calabria, alle falde del Monte Covello, e il deposito del marchio di questa e altre bibite che vi erano prodotte.
Una calabrese di successo anche oltreoceano
Inizialmente conosciuta solo nella regione d'origine, la Brasilena a poco a poco ha guadagnato terreno in tutta Italia – un prodotto di nicchia, certo – ma la cosa ancor più sorprendente – merito degli emigranti calabresi a quanto pare – è il suo successo oltreoceano, si direbbe un'irriverente sfida lanciata a sua maestà la Coca Cola.