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Dov'è
Cos'è e dov'è
Dopo una giornata a Fano, si arriva a sera stupiti di non sentir parlare latino chi ci circonda. La città è infatti una miniera di testimonianze della romanità. Tra le più spettacolari ci sono l’Arco d’Augusto, porta di accesso a Fano, e la cinta muraria, lungo la quale si trova anche la Porta della Mandria; o ancora il Museo della Via Flaminia, la strada romana che arrivava proprio qui. Ma ci sono molte altre Aree Archeologiche accessibili, tra cui spicca quella presso la Mediateca Montanari; o ancora la Sezione Archeologica del Museo del Palazzo Malatestiano, ricca di reperti che testimoniano la storia del territorio sin dalla Preistoria.
Perché è speciale
Il campionario di ritrovamenti è enorme e punteggia tutta Fano, dove ogni luogo è un potenziale scrigno di nuove scoperte. Affascinante è l’Area Archeologica sotto la Chiesa di Sant’Agostino, dove sono state riportate alla luce imponenti strutture alternativamente attribuite ad una Basilica o al Tempio della Fortuna che diede il nome alla città.
Da non perdere
Nel mese di luglio si festeggia la romanità di Fano con la «Fano dei Cesari» in un Pincio gremito di fanesi e turisti che accorrono ad assistere all’inaugurazione della manifestazione più attesa dell’estate fanese. Un nutrito gruppo di commercianti, rappresentanti delle 4 fazioni, le associazioni storiche Simmachia Ellenon e Colonia Iulia Fanestris, formano un corteo capeggiato dal primo cittadino.
Un po' di storia
Fano rappresentava il punto di arrivo nella zona adriatica della grande Via Flaminia, che sfociava nel centro storico collegandosi direttamente col Decumano Massimo attraverso l’Arco d’Augusto. Questo era stato fatto realizzare dall’Imperatore nel 9 d.C. come porta d’ingresso, compito che assolve ancora oggi in tutta la sua solennità. La costruzione delle mura risponde invece alle prescrizioni tecniche fornite da Vitruvio nel suo trattato «De architectura», dedicato ad Augusto e che ha reso il suo autore maestro indiscusso di questa disciplina.
Curiosità
L’impronta di Vitruvio su Fano è profonda e inorgoglisce la città, dove sorse l’unica opera che egli stesso dice di aver progettato e costruito, la Basilica di Fano andata purtroppo perduta. La ricerca di questa leggendaria struttura ha stimolato la fantasia di generazioni di archeologi. Alcuni pensano che potrebbe trovarsi nella zona interessata da scavi sotto alla Chiesa di Sant’Agostino.
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