SHARRYLAND
Ex Rifugio Nino Coppellotti
Una testimonianza della seconda guerra mondiale tra natura selvaggia e le vette delle «piccole dolomiti scalvine»
Dov'è
Cos'è e dov'è
Perché è speciale
Come in un museo a cielo aperto, si riesce a cogliere ancora l'essenza di quello che ha rappresentato la Seconda Guerra Mondiale in ambiente montano; una guerra di avamposti e posizioni da mantenere per dominare e non venire colti impreparati, fatta di sacrifici e paure il tutto mentre si era circondati da bellezze severe come le rocciose pareti dolomitiche del Pizzo Camino e del Monte Sossino.
Un po' di storia
Francesco (detto Nino) Coppellotti fu un abile alpinista che compì difficili ascensioni tra le Prealpi bresciane, bergamasche e tra i gruppi dell'Adamello e della Presanella. Si distinse durante la prima guerra mondiale per aver accompagnato truppe tra le montagne della zona del Monte Nero.
Curiosità
In seguito alla loro ritirata fuorno gli stessi tedeschi che distrussero con bombardamenti aerei il rifugio affinché non potesse essere ripreso dalle forze partigiane e rappresentare così una roccaforte di resistenza.
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