Eremo di Sant’Alberto di Butrio
Un luogo di pace per fare un salto nella spiritualità medievale
Dov'è
Cos'è e dov'è
L'Eremo di Sant'Alberto di Butrio si trova a 687 metri d’altezza nel comune di Ponte Nizza. Si tratta di un eremo di origine medievale, isolato fra i boschi, che domina sulla valle Staffora, nell’Oltrepò pavese. Un delizioso gioiello da scoprire in una bella giornata, con calma, per esplorare tutti gli ambienti che lo compongono e godersi il panorama. Insomma, si potrà vivere la visita all'eremo come se fosse una pausa dalla nostra vita quotidiana.
Da non perdere
È composto da quattro chiese comunicanti, di epoche diverse, costruite dall’XI al XIV secolo. La prima, in particolare, è imperdibile: é dedicata a Sant’Antonio ed è interamente ricoperta di affreschi datati 1484. Un’altra ospita il mausoleo di Sant’Alberto. In uno degli affreschi si vede il santo che trasforma l’acqua in vino al tavolo dove siedono tre cardinali e papa Alessandro II.
Un po' di storia
L’originaria chiesa romanica dell’XI secolo fu donata al santo dal marchese di Casasco per aver guarito il figlio; attorno ad essa fu costruito il monastero fortificato di cui restano il piccolo chiostro, il pozzo e la torre.
Curiosità: ospiti tra storia e leggenda
Il monastero nel corso dei secoli divenne tanto importante da ospitare personaggi illustri. Tra questi forse Barbarossa, forse Dante Alighieri, quasi certamente il re Edoardo II d’Inghilterra, che deposto e imprigionato, era riuscito a fuggire dal paese. La leggenda dice che sia morto e sepolto proprio qui ma la storia ufficiale ci dice invece che il re morì nel castello di Berkeley dopo essere stato nuovamente catturato.
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