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Dozza Imolese, dove l'arte è di casa

Un museo a cielo aperto tra le mura del borgo antico

Dov'è

Emilia-Romagna

Piazza Rocca, 40060 Dozza BO, Italia (184m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Sulle colline che dominano il fiume Sallustra a pochi chilometri da Imola e dalla Via Emilia, si trova il primo comune della Romagna. Si tratta di un piccolo borgo dalla forma affusolata, racchiuso dall’antico perimetro delle mura medievali che culminano ancora oggi nella Rocca Sforzesca. Non si tratta, però, di un borgo dove indagare le tecniche difensive medievali. Perfino la Rocca nei secoli è diventata un elegante palazzo nobiliare. Una volta al suo interno, Dozza Imolese ci accoglie nel suo presente colorato per introdurci alla vivacità e all’allegria tipiche della Romagna.

Perché è speciale

Quale modo migliore per rappresentare uno spirito giocoso come quello romagnolo se non attraverso l’arte e il colore? Dozza Imolese è uno dei più begli esempi di fantasia associata alla cultura. Per raccontarci la sua anima, i suoi sogni ma anche le sue tradizioni, si è fatta opera d’arte diffusa, costellando i suoi vicoli e i suoi edifici con lampi di colore, opere di artisti famosi a trasformare una passeggiata in una esperienza emozionante, scoprendo ad ogni angolo una meraviglia, ad ogni sguardo una bellezza.

Da non perdere

Ad animare la produzione artistica locale è la Biennale d’Arte Contemporanea del «Muro Dipinto» che si tiene nella terza settimana di settembre. Nata nel 1960, sulla falsariga di rassegne di pittura estemporanea e sulla tradizione italiana del muro dipinto, gli artisti dipingono a diretto contatto con il pubblico e in relazione con il contesto urbano.

Un po' di storia

Dozza Imolese è un borgo di origine celtica che nel tempo ha acquisito la classica impostazione dei borghi medievali: vicoli e stradine serpeggiano tra le case, il tutto racchiuso da mura difensive sovrastate dall’imponente Rocca. La vocazione artistica di Dozza esplode invece nel 1960 con la prima edizione della Biennale d’Arte contemporanea del Muro Dipinto. Nel 2003 nasce invece la Fondazione Dozza Città d’Arte, istituita dal Comune per occuparsi della gestione e della valorizzazione della vita culturale e artistica del borgo.

Curiosità

Nella torre riposa Fyrstan il drago di Dozza, visibile tutto l’anno attraverso un sicuro cancello. Una volta ogni due anni, però, Frystan si sveglia in occasione di «Fantastika», un evento dedicato alla diffusione e alla valorizzazione dell’illustrazione fantastica. Mostre, dibattiti, e live performance permettono a curiosi, appassionati e professionisti di incontrarsi ed immergersi insieme in questo mondo che unisce indissolubilmente fiaba e realtà.

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Consigliato da
MJTour

Il borgo di Dozza è una piccola grande meraviglia in leggiadro equilibrio tra passato e presente.

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