SHARRYLAND
Dove volano i falchi della Regina
Si sbarca a Carloforte per scoprire le meraviglie naturalistiche dell'isola di San Pietro
Dov'è
Cos'è e dov'è
L’arcipelago del Sulcis, composto delle isole di Sant’Antioco e San Pietro, rappresenta una realtà a sé stante nel pur singolare scenario della Sardegna. L’isola di San Pietro in particolare è nota per la sua selvaggia bellezza: macchia mediterranea e pini d’Aleppo; spiagge solitarie e scogliere altissime con una grande colonia di falchi della Regina; antiche saline, frequentate da fenicotteri e aironi; un mare ricchissimo di vita, che da 500 anni vede ripetersi il rito della pesca del tonno.
Perché è speciale
Nell'isola di San Pietro risiede un’antica comunità di origine genovese e proprio a questo precedente storico si fa risalire la tradizione peschereccia locale, unica in una regione più pastorale che marinaresca. Questo vale soprattutto per la pesca del tonno rosso, ancora oggi atteso al varco nel tratto di mare interno all'arcipelago: un labirinto di reti fisse grazie al quale si ha buon gioco nell’intercettare il cosiddetto ‘tonno di corsa’, il più pregiato perché all’andata della sua migrazione riproduttiva.
Da non perdere
L’isola di San Pietro è nota tra i naturalisti come una delle roccaforti del falco della Regina, rapace dal volo elegante, frequentatore delle coste più selvagge del Mediterraneo. La denominazione scientifica, Falco eleonorae, lascia intendere che la regina in questione sia in realtà Eleonora, leggendaria giudichessa d’Arborea, vissuta nel Quattrocento. Oggi, grazie a chi vigila sulle scogliere precipiti di Capo Sandalo, lo spettacolo dei falchi della Regina che s’alzano a stormo sul mare è un’emozione alla portata di tutti.
Un po' di storia
Carloforte, unico centro abitato dell’isola di San Pietro, si raggiunge in traghetto da Portoscuso, sulla costa, o dalla vicina isola di Sant’Antioco, collegata alla terra madre da un istmo. Venne fondato nel 1773 da Carlo Emanuele III di Savoia per dare nuova patria agli abitanti dell’isola di Tabarca in Tunisia, di origine genovese, riscattati dalla schiavitù. A ciò si devono l’impronta piemontese dell’abitato, l’evidente accento ligure dei residenti e il cuscus nordafricano in tavola.
Curiosità
Le Colonne. Dalla spiaggia di Bobba si raggiunge punta delle Colonne, estremità meridionale dell'isola. A breve distanza dalla costa s'innalzano due grandi formazioni colonnari, la più interna delle quali spezzata da una tempesta in anni recenti: di origine vulcanica, sono quel che resta di una colata lavica, smantellata nei millenni dall’azione erosiva del mare. Tutt'intorno, uno sfasciume di grandi rocce crea un fondale descritto con parole entusiastiche dagli appassionati di subacquea.
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