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Meraviglia
Meraviglia  }  Fiumi e torrenti

Tre uomini in barca - 5 DI 6

Discesa lungo il Po - Giorno 5

Quando il fiume si traveste da destinazione tropicale

Dov'è

Veneto

45030 Crespino RO, Italia (5m s.l.m.)

Indicazioni stradali
map

Di buon’ora salutiamo Crespino e guadagniamo il centro del fiume che ormai s’è fatto maestoso. Una malferma ciminiera annuncia lo spettacolo delle fornaci nella golena di Villanova Marchesana. Termine di etimo incerto, golena, a indicare la superficie fra l’argine e il fiume dove l’acqua può espandersi per attenuare le piene. Le golene sono per lo più coltivate a pioppi, ma ve ne sono diverse occupate da cave, in questo caso d’argilla, per poi farne mattoni seduta stante. Cattedrali dell’industria del primo Novecento, queste fornaci sono ormai ridotte a scheletri che s’innalzano come templi aztechi sulla giungla centramericana, complici gli aironi che danno un tocco di tropicale alla scena.

g5-fornaci-01All’altezza di Villanova Marchesana alcune fornaci dismesse fanno pensare ad antiche cattedrali assediate dalla vegetazione fluviale

Ormai siamo alle soglie del grande delta: il ramo principale prosegue verso est, ma noi deviamo nel cosiddetto Po di Goro, che ci invoglia per bellezza d’ambiente. Le sponde ora sono ravvicinate, serpeggiando lungo i meandri e ad ogni curva svolta è un involo generale d’uccelli. Prendiamo terra ad Ariano e proseguiamo a piedi verso Massenzàtica, incuriositi dalle cosiddette dune fossili, testimoni della linea di costa in età romana. Certo, perché l’accumulo dei materiali alluvionali fa sì che il delta ogni anno s’allunghi nel mare di 70 metri col risultato nei secoli d'aver spostato il proprio limite di molti chilometri. Così succede che dell’Adriatico non ci sia ancora sentore e noi ci troviamo a passeggiare tra antiche dune consolidate dalla vegetazione: luogo assolato e silente, non fosse per il ronzio delle libellule e il richiamo dei gruccioni che danno loro la caccia. Uccelli meravigliosi, migratori transahariani, con i loro colori confermano l’impressione di uno sbarco ai tropici.

g5-dune-02Fermata naturalistica alle cosiddette dune fossili di Massenzàtica, testimonianza di quella che era la linea di costa in età romana

Ci rimettiamo in viaggio e restiamo abbagliati da una saetta gialla tra i salici: ci mancava un rigogolo, splendente uccello canoro. E poi decine di cormorani che nel tramonto schiamazzano sul grande pioppo che hanno scelto per dormitorio. Ultima emozione della giornata, ci facciamo aprire il ponte di barche di Gorino e sbarchiamo per l’ultimo pernotto. Il mare è dietro l’angolo.

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Francesco Soletti

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