SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
L’appuntamento è nella piazza di Crespadoro. Armati di scarponcini, faremo qualche passo indietro nel tempo, quando spostarsi da un centro abitato ad un altro voleva dire caricarsi il proprio fardello sulle spalle e mettersi in cammino. Oggi vivremo l’esperienza di veder sfilare le diverse contrade non dal finestrino, ma sotto le nostre suole. La strada asfaltata ci fa salire fino a raggiungere contrada Ferrari, seguendo la segnaletica di media montagna contrassegnata dal colore rosso. Passata la contrada incrociamo per qualche metro la comunale e ci dirigiamo verso contrada Corte e poi Meceneri.
Perché è speciale
Così piccole e raccolte, le contrade regalano una sensazione di familiarità anche se è la prima volta che ci passi. Ti fanno sentire a casa e ogni volta ti appaiono di sorpresa dopo che i tuoi occhi si erano abituati alla vegetazione che fino a poco prima ti circondava. Sembra di giocare a nascondino. La vista spazia sulla corona di monti che chiude l'alta valle mentre saliamo lentamente fra stradine sterrate e sentieri. Arrivati a contrada Perli, oasi di pace e tranquillità, lasciamo la segnaletica che fin qui ci ha accompagnati per proseguire verso la località "motto del Zancon" ben visibile sull'altro lato della valle.
Da non perdere
Una rapida e veloce discesa per poi risalire dall'altro lato ci porta alla croce ad ammirare un panorama inatteso: la Valle del Chiampo si snoda sotto di noi seguendo il torrente e, alle nostre spalle la vista spazia sui monti che fanno da cornice alle frazioni. Ci lasciamo alle spalle la croce e saliamo verso la meta prefissata. Alla fine della salita incrociamo la comunale proveniente da Campodalbero e, tenendo la destra, ci dirigiamo verso il centro di Marana. Dopo aver ammirato il panorama dal piacevole balcone che si sporge sulla valle facciamo ritorno a Crespadoro.
Un po' di storia
Sapevate che una camminata può trasformarsi in una lezione di storia e antropologia? Percorrendo strade e sentieri, infatti, non possiamo non riflettere sull’impatto dell’uomo sull’ambiente, e di come questo si sia evoluto nei secoli. All’inizio erano solo tracce, come una pista nel bosco. Poi è venuto il momento di cercare di lavorare e delimitare la terra. Ecco allora che le mani si sono fatte via via più esperte nel costruire i muretti in pietra che vediamo ancora oggi. E per finire, l’asfalto delle strade veloci. Tutto questo si fonde nel nostro cammino, che potremmo quasi definire una passeggiata tra le epoche.
Curiosità
Uno dei maggiori piaceri della camminata è il senso di assoluta libertà. Per esempio, per tornare a Crespadoro, ci sono moltissime opzioni, tutto quello che dobbiamo fare è capire cosa ci piace di più, se la strada comunale che scende a valle approfittando delle innumerevoli scorciatoie che incontriamo, oppure rifare il percorso dell'andata.
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