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Dov'è
Cos'è e dov'è
A poca distanza da Porta Orvietana, arroccato su una collinetta a ovest della cinta muraria di Todi, sorge il Convento di Montesanto. Si tratta di un centro religioso custode di storia e spiritualità molto antiche che promettono emozioni ai più curiosi, pace e raccoglimento ai più riflessivi. Una cosa è certa: un luogo così suggestivo va conquistato con una camminata in salita scandita da una sequenza di cappelle bianche che custodiscono una scena della Passione di Cristo ciascuna.
Perché è speciale
Una volta arrivati ci si sofferma brevemente a guardare la struttura del convento, bassa e piuttosto semplice. Ma il desiderio di entrare si fa sempre più forte. All’interno, sono custoditi ambienti e manufatti delle epoche più diverse: il chiostro, per esempio, è arricchito da un pozzo settecentesco. Di spicco sono anche il salone trecentesco, adibito a centro congressuale, e la biblioteca ricca di codici pergamenacei, incunaboli ed edizioni rare, buona parte dei quali è confluita nella raccolta della biblioteca comunale di Todi.
Da non perdere
Accanto al complesso monastico si trova la chiesetta omonima. Consacrata nel 1633, divenne chiesa parrocchiale nel 1977 con il nome di Maria Santissima Assunta in Montesanto e conserva ancora oggi numerose opere d’arte: varie statue in legno e alcuni dipinti dello Spagna, degli allievi del Ghirlandaio (XVI secolo) e di Cesare Permei (XVII secolo).
Un po' di storia
Il monastero venne costruito nel XIII secolo come fortezza contro gli assalti dei cittadini orvietani. Nel 1325 fu occupato dalle suore Clarisse e, dopo la peste del 1348, dai Francescani. Questo luogo, però, è caro alla spiritualità da tempi ben più remoti. Il vecchio toponimo «Monte Mascarano», per esempio, fa pensare al longobardo «maska» cioè monte degli spiriti o delle streghe. Il sito doveva essere fin dai tempi antichi un luogo sacro, forse una necropoli con templi e sacelli dedicati a varie divinità tra cui Marte e la dea Bellona. Fu proprio in questa zona che nel 1835 venne portato alla luce il famosissimo Marte di Todi.
Curiosità
Il piazzale del Convento di Montesanto ospita un maestoso tiglio secolare che si dice fosse stato piantato nel 1426 in occasione della visita di San Bernardino.
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