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La Signora degli anelli - 2 DI 3
Cipolle di Andezeno… ripiene alla piemontese
Come preparare un delizioso piatto… buono da piangere!
Dov'è
Avete mai mangiato «pane e cipolle»? Quella che una volta poteva apparire come una punizione, oggi rischia di essere un'esperienza sensoriale unica, ovviamente scegliendo i prodotti coltivati in modo sostenibile (privilegiando le produzioni biologiche) e selezionando la varietà più adeguata alla preparazione desiderata!
Le vere star della cucina
Le cipolle non hanno mai perso la loro importanza nella preparazione dei nostri piatti, ma da qualche tempo stanno ritornando protagoniste in cucina, dove si ritorna a apprezzare e a valorizzare l’utilizzo delle varietà coltivate nei diversi territori. Certo parlando di cipolle il rischio di qualche lacrimuccia c’è, ma ne vale veramente la pena e il risultato finale vi appagherà completamente.
Ma anche qui, con qualche accortezza, si possono evitare le lacrime: ad esempio sciacquando la cipolla tagliata a metà sotto un getto di acqua fredda, in modo da far penetrare l’acqua negli strati più interni, oppure lasciando brevemente la cipolla in freezer prima di tagliarla perché il freddo inibisce la dispersione delle sostanze irritanti. In questo modo potrete riservarvi le lacrime per la gioia che proverete all’assaggio del piatto!
Le signore degli anelli di Andezeno
Fatte queste premesse, vi proponiamo un piatto della tradizione piemontese, che prevede una cottura al forno delle cipolle. Per la preparazione sceglieremo una cipolla tipica del territorio torinese in particolare, la Cipolla di Andezeno, iscritta nel Registro dei Prodotti Alimentari Tradizionali (PAT) tenuto dal Mipaaf, che definisce i prodotti tradizionali «quelli le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni».
In realtà, le cipolle di Andezeno si presentano in quattro varietà ben distinte: la bianca, la ramata, la viola e la bionda piatta, o «Piatlina», che abbiamo scelto per questa preparazione. È di forma appiattita e con epidermide dorata, con un calibro da 70–100 mm e un peso di circa 200 grammi per bulbo. Il suo sapore è dolce, poco piccante e si presta bene per la cottura in forno.
Le cipolle di Andezeno si caratterizzano per la polpa particolarmente tenera, per la rapida cottura e per l’elevata conservabilità, fino a primavera inoltrata. Ad Andezeno ogni anno in autunno si celebra la fiera dedicata a questa e ad altre produzioni tipiche del territorio, come la bagna cauda e il cardo, un appuntamento fisso da oltre 40 anni! Ora però bando alle ciance: in cucina!
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