SHARRYLAND
Chiesetta di San Lorenzo, sulla roccia di Frapporta
Resiste tenace allo scorrere del tempo
Dov'è
Cos'è e dov'è
Siamo immersi nella località di Frapporta di Tenno quando d'un tratto ci troviamo davanti ad un bivio. Amando i fuoripista scegliamo la deviazione che prende a destra e presto ci ritroviamo fuori dal borgo, lungo una via affiancata da un muretto a secco da un lato e larghe fila di vigne dall'altro. In lontananza una struttura dall'aspetto semplice si erge su un prato, a dominio della sottostante piana del Sarca e il lago di Garda: è la chiesetta romanica di San Lorenzo.
Perché è speciale
Oltre alla sua particolare posizione scenografica sulla roccia a strapiombo sopra la piana del Sarca, all'estremità meridionale dell'antico borgo di Frapporta - come fosse il prolungamento di una storia che continua - la chiesa di San Lorenzo Martire assume un'importanza fondamentale dal punto di vista archiettonico. Infatti si tratta di una delle più significative espressioni dell'arte romanica nell'intera regione. Un gioiello prezioso, sperduto sulle montagne sopra il lago di Garda...
Da non perdere
È proprio all'interno che la chiesa custodisce i suoi segreti più preziosi, resti di pregevoli affreschi di epoche diverse, fra cui il martirio di San Lorenzo ( e San Romano), risalente al XII secolo. Testimonianze di pittura trentina si affiancano quindi ad iconografie gotiche nell'armonia che solo un luogo tanto umile e suggestivo sa mantenere sempre e comunque.
Un po' di storia
Con l'avvento di Napoleone - e poi del Regno Italico - la chiesa viene sconsacrata, come molte altre nella zona. Tuttavia, nel 1840, la cappella riesce a riprendere la sua funzione e la conserva tutt'oggi. Infatti, in questa piccola chiesetta dedicata al martire "che faceva lacrimare i poveri", tutte le domeniche d'estate fra le 10 e le 12, si celebra messa.
Curiosità
Recentemente, per problemi dovuti in particolare all'umidità, la chiesa è rimasta chiusa per ben quattro anni, dal 2013 fino all'agosto del 2017. L'impianto installato ha lo scopo di salvaguardare gli affreschi interni dal deperimento, dall'acqua che si infiltrava e trasudava dalle pareti... In un'ottica simbolica, forse, dal pianto stesso di San Lorenzo.
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