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Chiesa di San Zeno a Cerano d'Intelvi
Storia e spiritualità su uno dei più bei panorami sul Lago di Como
Dov'è
Cos'è e dov'è
Immaginate la chiesa più semplice possibile: una facciata a capanna con un portale, due basse e piccole finestre chiuse da grate, un alto campanile al lato. Il tutto costruito in pietra locale. Ora prendete questa chiesetta e mettetela sulla cima di un colle ai cui lati si innalzano altre montagne che vanno a cingere un lago. Sembra la descrizione di un quadro, non è vero? E invece è un luogo reale, un panorama reale: basta raggiungere Pian delle Alpi e dirigere lo sguardo verso il Lago di Como. Nel bel mezzo della scena, il colle e l’Eremo di San Zeno regnano sul paesaggio.
Perché è speciale
La chiesa sembra antica, ma in realtà la costruzione odierna è il risultato di un intervento di recupero sui ruderi dell’edificio originale, distrutto da un fulmine nel 1956. Si tratta quindi di un edificio moderno ma dal cuore antico, sospeso nel tempo. Ed è proprio questo senso di sospensione, dato anche dalla bellezza del paesaggio circostante che rende la cima del monte di San Zeno un luogo unico e magico, dove dimenticarsi di tutti e tutti, almeno per un po’.
Da non perdere
Per arrivare all’Eremo di San Zeno si segue un percorso che parte dalla località Pian d’Alpe, ed è scandito da stazioni della Via Crucis realizzate con traversine ferroviarie ad opera dei gruppi Alpini valligiani nella memoria della ritirata del Don (1942-1943). Se all’inizio si tratta di un percorso abbastanza semplice, dalla nona stazione della Via Crucis il sentiero diventa più ripido: è la salita finale finale, che conduce fino ai piedi dell’eremo di San Zeno, dove è possibile ammirare il punto panoramico più grandioso di tutta la Valle.
Un po' di storia
Secondo la leggenda, la chiesa fu eretta prima dell’anno 1000 dai «magisteri» della Valle scampati ad una tempesta sul Lario, mentre tornavano da Verona, dove lavoravano alla chiesa di San Zeno. Consacrata nel 1215 e custodita da monaci eremiti, è la chiesa più antica della valle. Da sempre meta di devozione da tutte le valli circostanti, la chiesa ebbe una piccola sacrestia con volta a spicchi e una fonte d’acqua costante. Dopo il fulmine del 1956 rimase in macerie fino al 1996 quando il «Comitato Pro San Zeno – una chiesa per il 3° Millennio» iniziò a ricostruirla. Gli antichi ruderi e l’antico altare furono benedetti nel 2000.
Curiosità
Sulla facciata reca la Campana dei Giovani, sottoscritta da 50 giovani intelvesi, testimonianza di fede millenaria e benedetta da Papa Giovanni Paolo II a Roma il 27 maggio 1998.
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