SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Profumo di fieno e di terra arata, di affusolati cipressi e querce frondose, di filari di ciliegi e verdi vallate. È una natura generosa che cattura i nostri sensi e ci conduce estasiati ad un piccolo borgo abbarbicato su uno sperone di tufo. Si erge tra due torrenti che si gettano nel Biondo Tevere, una piccola gioia che impreziosisce il territorio della Tuscia viterbese.
Perché è speciale
Da dietro le sue mura di tufo sono pochi o nulli i rumori che arrivano. Ed è così che ci si addentra per i suoi vicoli poco battuti, tra edifici antichi in rovina, abbandonati dai loro abitanti, ma non dimenticati. Questo spazio suggestivo, così carico di storie di arte e di vita, è stato parzialmente restaurato per ospitare mostre ed eventi che sembrano danzare su un panorama mozzafiato.
Da non perdere
Celleno è famoso per la coltivazione delle ciliegie, prodotto che ha ufficialmente ottenuto la denominazione di «Ciliegia di Celleno». Tra marzo e aprile il territorio si riempie del profumo e dei colori dei ciliegi in fiore: è il tempo della «Sakura Cellenese». La Ravenna a Gambo Lungo e la Ravenna a Gambo Corto, dal sapore dolce e dal colore rosso rubino sono le due principali qualità coltivate a Celleno. A questo bellissimo frutto ed alla sua pianta è dedicato l’Ecomuseo della Ciliegia di Celleno ed il Giardino dei Ciliegi recentemente ampliato con alcune qualità da fiore.
Un po' di storia
Recenti ritrovamenti archeologici confermano l’origine etrusca (IV-III sec a.C.) di Celleno Vecchio. La costruzione di un primo centro fortificato si colloca tra il X e l’XI secolo, ad opera dei Conti di Bagnoregio. Nei secoli passerà sotto l’influenza di Viterbo, poi della famiglia Gatti, degli Orsini, di cui il castello porta ancora oggi il nome, e alla fine del XVI secolo arriva nelle mani del Papa che lo amministrerà fino all’Unità d’Italia. A partire dagli anni ’30 del XX secolo, forti terremoti e frane hanno provocato il progressivo abbandono e spopolamento di Celleno, che oggi è un piccolo e pittoresco Borgo Fantasma.
Curiosità
Tra reale e immaginario, si possono nominare alcuni nomi famosi collegati a Celleno. Alcune fonti erudite, per esempio, farebbero risalire l’origine del nome a «Celeno», una delle tre Arpie della mitologia greca. In tempi più recenti e decisamente più ancorati alla realtà, è stato un famoso pittore a stabilirsi nel borgo. Nel 1973, infatti, il Castello viene acquistato da Enrico Castellani che lo restaura e lo elegge a propria dimora fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2017.
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