Celesti mosaici a Torcello

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Ora il dubbio si è fatto più insistente. Come è arrivato il Paradiso a Torcello? La risposta l'ha trovata sotto terra l'équipe di giovani archeologi del progetto “Torcello abitata”, partito nel 2012 e da poco conclusosi. Quello che è venuto alla luce ha riscritto la storia del capoluogo lagunare. Ci avevano insegnato che Venezia nacque come rifugio sull'acqua alla discesa dei barbari e che Torcello fu uno dei primi approdi. Tutt'altro: Torcello non fu abitata per paura dell'invasione straniera, ma a causa dei mutamenti climatici che avevano finalmente reso impossibile il commercio dalla capitale di terraferma, Altino (quel borghetto lungo la strada bassa per Jesolo, che un tempo era più grande di Milano).

Un po' di storia

Andiamo con ordine. Nel corso del sesto secolo la metropoli di Altino decise di aprirsi verso l'Oriente per il tramite del porto lagunare di Torcello, che fu presto teatro di scambi fiorentissimi. I resti di strutture abitative e commerciali rinvenuti hanno fatto supporre uno stanziamento più complesso di quello finora ipotizzato. Al culmine dello sviluppo dell'isola, per volere di Isacio, esarca di Ravenna, fu eretta la basilica, consacrata nel 639 da Mauro, vescovo di Altino, signore tra i fiumi Sile e Muson. Dopo l'arrivo dei Longobardi la basilica fu fatta sede della diocesi e a partire dal Mille venne ampliata, in una seconda fabbrica, assumendo l'aspetto che conosciamo sotto Orso Orseolo, figlio del Doge. La forza di Venezia nacque in periferia, e Santa Maria Assunta è un testimone dorato di questa storia.

Curiosità

Ma nuovi mutamenti climatici e la sete di marmi dei veneziani segnarono il tracollo dell'isola. Oggi a Torcello ci sono quasi più chiese che case e l'imponente campanile della basilica non chiamerebbe alla messa che tredici parrocchiani. Gli abitanti sono fuggiti, adesso sì, per l'arrivo di nuovi barbari che brandiscono apparecchi fotografici e al loro passaggio lasciano un mare di cartacce a terra. La santissima trinità lagunare Murano-Burano-Torcello è meta quotidiana di un pellegrinaggio di battelloni. Così, non resta che svegliarsi presto, salire a bordo con quelli che vanno al lavoro e mettere piede in una Torcello silenziosa, attendere che si svegli la basilica, e, dentro, sognare di quando vi abitava il Paradiso.