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Castello di Monselice
Dall'armeria alle sale dei Signori, in un viaggio tra le epoche
Dov'è
Cos'è e dov'è
Quando da Piazza Mazzini a Monselice si imbocca via del Santuario, non ci si aspetta di imbattersi in un castello. Invece, appena svoltata la curva, eccolo lì, Castello Cini, elegantemente adagiato dietro un cancello in ferro battuto, con un piccolo cortile in pietra a fare da anticamera. Non è un castello come di solito le persone lo immaginano: alle grandi mura, sostituisce i muri di cinta dei suoi giardini, e rinuncia ad una scenografica facciata preferendo mostrare al mondo i diversi pezzi della sua anima: diversi edifici costruiti in epoche diverse, si affiancano in un unico, maestoso complesso architettonico ai piedi del Colle della Rocca.
Perché è speciale
Deve il nome al suo ultimo proprietario, il Conte Vittorio Cini. Il suo intervento qui, consistette in un radicale restauro di tutto il complesso, ricostruendo anche l'arredo delle sale interne. L'intento era di accompagnare idealmente l'ospite o il visitatore in un viaggio a ritroso nel tempo. Nelle singole stanze infatti, tutto si trova al proprio posto in una magica atmosfera: tavoli, sedie, quadri, letti, soprammobili e attrezzi da cucina, come se per incanto dovessero riapparire gli antichi abitanti di questi luoghi, per riviverci le gesta eroiche o quotidiane delle loro epoche.
Da non perdere
L’Armeria del Castello, che occupa l’intero piano terra della Torre Ezzeliniana, è una delle più belle e grandi del Veneto. La collezione d’armi è suddivisa in tre sale, ciascuna delle quali accoglie una pregevole raccolta di armature complete da torneo e da guerra, di elmi e cotte di maglia, di spade, pugnali, armi in asta, balestre e armi da fuoco, databili tra il XIV e il XVIII secolo. La loro provenienza italiana, spagnola, tedesca e francese offre una visione dell’uso e della diffusione delle armi in Europa con riferimento al periodo medievale e rinascimentale.
Un po' di storia
La storia del Castello di Monselice è riassunta dai quattro nuclei principali, edificati tra l'XI ed il XVI secolo. La parte più antica, alla destra dell'ingresso principale, è il Castelletto con l'annessa Casa Romanica, edificati tra il'XI e il XII secolo. Sulla sinistra sorge la massiccia sagoma della Torre fatta costruire da Ezzelino da Romano nel XIII secolo. Al centro, come nucleo di collegamento fra i due edifici preesistenti, venne realizzato nel XV secolo il palazzo Marcello. Infine, è possibile ammirare la biblioteca del castello, che sorge sull'ampia spianata antistante la torre di Ezzelino, edificata a fine '500.
Curiosità
Aggirandovi tra le sale del castello vi imbatterete in tre camini molto particolari. Si tratta infatti di esemplari molto rari, facilmente riconoscibili per la forma stondata della bocca del focolare. Proprio questa caratteristica ha fatto guadagnare loro il nome di camini a becco di flauto, ma in realtà si tratta di camini carraresi, ossia di un tipo di camino che caratterizzava le dimore dei Carraresi, i Signori di Padova. Qui al Castello Cini in particolare, ce n’è uno che per le sue decorazioni è un’autentica opera d’arte!
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