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Dov'è
Cos'è e dov'è
Castel di Tora è un borgo abbarbicato su di un colle roccioso che si snoda lungo via Umberto l inerpicandosi con andamento sinuoso fino a raggiungere il punto più alto del paese. Nel percorso, rigorosamente in salita, sulla destra ecco stagliarsi sulla cima di un massiccio di viva roccia, una possente Torre esagonale quasi virtualmente sospinta a toccare il cielo, affiancata dal «palazzo» baronale che sovrasta, domina e protegge non solo l'abitato, ma tutta la valle sottostante. Questa è solo una delle torri che spuntano qua e là, viva testimonianza del passato medievale del suggestivo borgo affacciato sul Lago del Turano.
Perché è speciale
Fedele alla sua origine medievale, la struttura del borgo si dipana in dedali di stradine, vicoletti, archi, scalinate, torrette, portali in pietra con stemmi di antiche dimore aristocratiche, scorci prospettici che si aprono a guisa di palcoscenico sul magico panorama del lago e sui monti che lo cingono come una corona. A volte si ha l’impressione di trovarsi all’interno dell’opera maestra di uno scalpellino, finemente cesellata sul monte per incorniciare ed imbrigliare la bellezza del paesaggio nelle sue linee sinuose, nei suoi pieni e nei suoi vuoti, fondendosi con esso in un’unica, estasiante bellezza.
Da non perdere
Castel di Tora è un paese in cui si trova gente aperta, cordiale, ospitale sia verso il turista che nei confronti del viaggiatore. La si incontra per le strade salendo fino al colle, un piccolo slargo alla fine della salita dove in estate tra fiori e una brezza leggera le donne siedono a chiacchierare e prendere il fresco. Proseguendo si giunge alla piazza, dove gli uomini si scambiano esperienze, dubbi, gioie e dispiaceri del proprio vissuto. È piazza San Giovanni ove sorge l'omonima chiesa, e dove si trova la Fontana del «Tritone» che troneggia al centro della formidabile scenografia creata dal lago e dai monti.
Un po' di storia
L'origine di Castel di Tora risale circa all’anno 1000, quando durante l’epoca dell'incastellamento sorsero la Rocca Inferiore e la «Rocca sbragata», i cui pochi resti sono visibili nella parte più alta del borgo. Da queste costruzioni nacquero i nuclei originari del Villaggio. Il passato di Castel di Tora riaffiora anche dalle mura difensive: oggi restano ben riconoscibili due delle tre antiche porte di accesso e diverse torrette semicircolari. Al contrario, le vecchie torri quadrate inserite nella cinta muraria esterna, restano celate allo sguardo se non si è più che attenti.
Curiosità
C’è un ultimo luogo da non tralasciare: si tratta della piazzetta, il salottino «intimo» di tutto il borgo. Qui il panorama è inenarrabile, aperto su Monte Antuni con il suo Castello in tutta la sua possente austerità. Proiettiamo lo sguardo più in là verso l'orizzonte, con il lago che si contorce in anse, pieghe nel suo tortuoso dipanarsi, e ancora più giù finché l'occhio che scruta la vallata si perde tra i monti dell'Appennino abruzzese.
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