SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Costituivano storicamente la zona residenziale dei mercanti varesini, collocate nel centro città, principalmente in quella che oggi è via Albuzzi, laterale di Corso Matteotti. È un complesso cortilizio ordinato, un piccolo mondo a parte al quale si accede da un ampio portone cinquecentesco di arte albertiana posto sul lato destro della facciata, sotto la finestra gotica. L'esterno dell'edificio si presenta molto semplice e sobrio, ma una volta all’interno, la ricchezza di dettagli di tempi passati è travolgente.
Perché è speciale
In effetti, entrare nelle corti rappresenta un viaggio attraverso i secoli: le case a ringhiera, gli affreschi sul soffitto prima della cancellata dell'uscita in via Griffi, l'albero genealogico, la rappresentazione della Pietà sulla parete esterna di Casa Perabò, lo stemma visibile sul pavimento in acciottolato, con un bue sormontato da un gruppo di tre pere fogliate, dove il contrasto dei colori esalta la bellicosità dell'animale e le tre pere ricordano la vita contadina… sono tutti elementi sorprendenti che raccontano la storia di una delle più importanti famiglie della città di Varese tra XIII e XIV secolo.
Da non perdere
Se la famiglia era così ricca, possibile che non lo mostrasse anche all’esterno? Certamente no, ed infatti sulla facciata possiamo ammirare una monofora in cotto in stile gotico, che nel suo insieme rappresenta una memoria della magnificenza dell'antica casata. È un prezioso esempio di gotico lombardo del XV secolo, il cui stile è richiamato anche nel portone d'ingresso. Di particolare pregio poi, sono affreschi sulla volta di entrata alla corte che dà su via Griffi, come pure degno di nota è lo stemma della Casata presente su una delle colonne in Corso Matteotti.
Un po' di storia
Il complesso risale al XIV secolo. Da documenti araldici del 1791 è stata ricostruita la genealogia dei Perabò, il cui «capostipite ufficiale» fu Ambrogio, che visse agli inizi del XIV secolo. La famiglia Perabò fu una delle più antiche e nobili casate della vita politica e religiosa del borgo di Varese. Raggiunsero il massimo fulgore e potere nel XVI secolo; il ciclo storico della famiglia si concluse nel 1860 con la morte dell'ultimo signore di casa Perabò, Don Pasquale.
Curiosità
Nel complesso delle Case Perabò ci sono ancora due attori che hanno molto da raccontare anche se potrebbero sfuggire ad una prima occhiata: il pozzo e il forno, protagonisti assoluti della vita quotidiana della famiglia. Il pozzo riforniva la famiglia di acqua, mentre il forno serviva per cuocere il pane dei Perabò, impastato con la farina del vicino torchio. I più fantasiosi potranno quasi sentire il cigolio della catena del pozzo e lo scoppiettare del fuoco, mentre un irresistibile profumo di pane si diffonde nella corte, proprio come accadeva secoli fa.
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