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Calabria da record, l'istmo di Catanzaro
Si scollina dal mar Ionio al mar Tirreno salendo a una ventosa sella tra le Serre e la Sila Piccola
Dov'è
Istmo, dal greco antico ĭsthmós, 'collo', lingua di terra relativamente stretta che unisce due ampi territori circondati da acque. I casi più celebri sono l'istmo di Suez, largo 193 chilometri, e l'istmo di Panama, largo 81 chilometri, tagliati da due strategici canali di navigazione. L'istmo di Catanzaro, una sorta di vallata di 35 chilometri tra il Massiccio della Sila e le Serre Calabresi, da un parte il mar Ionio e dall'altra il mar Tirreno, non avrà il primato dell'ampiezza ma è probabile che sia impareggiabile sul piano della bellezza.
Tra Squillace e Sant'Eufemia, l'antica strada dei due mari
Trattandosi della più diretta via di comunicazione tra i due mari della Calabria, è facile capire l'importanza strategica che l'istmo ha rivestito nella storia mediterranea fin dal tempo della colonizzazione greca, quando sul versante ionico dominava Scylletium (Squillace) e su quello tirrenico Terina (Sant'Eufemia). Il tracciato della strada che fin d'allora ha percorso l'istmo, scandita da vari borghi di transito, è sostanzialmente lo stesso dell'odierna statale 280 «dei due mari», aperta nel 1959 e lunga 34 km da Catanzaro a Lamezia Terme.
Il punto più stretto (e ventoso) della penisola
Innanzitutto l'istmo di Catanzaro vanta il primato di punto più stretto della penisola italiana, ma non è solo per questo che si può definire unico. Conformato come una valle tra due gruppi montuosi che superano i mille metri di quota, nel punto più stretto è largo circa due chilometri. Ne consegue che, per il consueto gradiente di pressione atmosferica sui due mari, sia percorso da forti correnti d'aria. L'installazione in anni recenti di decine di turbine eoliche, i mulini a vento del terzo millennio, ne ha trasformato il paesaggio in maniera a dir poco stupefacente.
Se non bastasse un solo mare...
Una domanda sorge spontanea: c'è un punto da dove si riescono a vedere i due mari? La risposta è positiva ed anzi vale doppio. Sono due infatti le vette che all'estremo settentrionale delle Serre offrono questa possibilità. Da Girifalco si sale sul monte Covello (m 848) e da Jacurso si sale al monte Contessa (m 881), che fanno il paio a chiudere la bellissima valle del Pesipe, sporgendosi come balconi sull'istmo di Catanzaro.
Un cartellone da doppio primato
La transizione tra i due versanti dell'istmo corrisponde alla cosiddetta sella di Marcellinara, detta anche insellatura di Sant'Elia, che rappresenta il secondo primato dell'istmo di Catanzaro, come punto più basso dell'Appennino Calabro, 250 metri di quota. A segnalarlo, lungo la statale dei Due Mari, è stato posto un grande cartello turistico con la scritta «State attraversando il punto più stretto d'Italia».