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Borghetto San Nicolò di Bordighera, tra arte e storia

Sassi, pietre e arte, qui dove la magia di Bordighera ha avuto inizio.

Dov'è

Liguria

18012 Borghetto San Nicolò IM, Italia (107m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Siamo su via Goffredo Mameli, nell'entroterra di Bordighera, diretti a Vallebona. Notiamo che ci stiamo alzando leggermente di quota quando scorgiamo un borgo sulla nostra strada. «Eccola lì», affermo. Poi guardo il navigatore. «No, non siamo ancora arrivati. Strano però: non c'era nessun altro comune fra Bordighera e Vallebona». Poi, attraversando la via principale, leggiamo il cartello «Borghetto San Nicolò, frazione di Bordighera». Allora capiamo e decidiamo di fermarci anche qui.

Perché è speciale

Nonostante oggi sia solo una frazione, nei secoli addietro Borghetto San Nicolò era conosciuto come il luogo di origine di molte delle famiglie nobili che fondarono la nuova comunità di Bordighera. Tutt'altro dunque che territorio secondario, il borgo appare da subito come un luogo identitario, forte, caratteristico, con le sue particolarità intrinseche. Non solo dal punto di vista storico, ma anche paesaggistico, con la vista che si apre sulla vallata del torrente Borghetto e sulla collina su cui sorge l'altra frazione di Bordighera: Sasso, con cui condivide una sorte comune.

Da non perdere

Dalla piazza della Chiesa Parrocchiale scendiamo verso la parte bassa del paese, dove si sviluppa il profondo intreccio di carruggi del piccolo centro storico. Fra stretti passaggi che separano le case con sassi a vista e maestosi archi di pietra siamo colti di sorpresa da svariate opere d'arte, tutte accomunate da un tema: la nascita. Una signora, affacciata alla finestra, ci dice: «Belli, non è vero? Li hanno fatti quest'inverno, durante la IV edizione dei Presepi Int'i Carugi». «Dal vivo, quindi?» chiedo, affascinato. «Sì, certo. E di solito c'è anche il coro Voci e Note sotto le stelle che li accompagna», risponde lei, sorridente e con aria trasognata.

Un po' di storia

Nella parte più alta del paese, all'interno della piazza della Chiesa Parrocchiale dedicata a San Nicolò da Bari, è affissa una lapide commemorativa. I riflessi del sole ci impediscono di leggere da una certa distanza. Avvicinandoci leggiamo ad alta voce e con tono solenne: «Il 2 settembre 1470, convocati in questo luogo 32 capi di famiglia di Borghetto e del territorio intemelio deliberavano la costituzione della nuova comunità di Bordighera. Il 2 settembre 1970, commemorando l'evento, la città di Bordighera ricorda i suoi preveggenti fondatori».

Curiosità

«Dunque avete una tradizione artistica importante, qui?» domandai alla signora affacciata alla finestra. «Bè, io non sono molto acculturata, sa. Però sì, un pittore abbastanza famoso è venuto a vivere qui molti anni fa». Più tardi scoprimmo che il pittore a cui si riferiva la signora era nientemeno che il grande maestro del naturalismo astratto Ennio Morlotti, un altro artista rimasto stregato dai colori, dalle luci e dalla vegetazione di quest'angolo di Italia.

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Consigliato da
Luigiandrea Luppino

Saremmo solo di passaggio, eppure decidiamo di fermarci. A livello intuitivo qualcosa ci dice che questo luogo ha molto di sé da raccontare. In piazza della chiesa scopriamo una verità storica, mentre nei carruggi del centro un'anima artistica.

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