Bertinoro, una terrazza sulla Romagna
Splendido e accogliente borgo medievale che si vanta, a buon titolo, della tradizionale ospitalità romagnola
Dov'è
Cos’è e dov’è Bertinoro
Bertinoro, disteso sulle prime propaggini dell’Appennino Tosco Romagnolo, gode di una posizione invidiabile, dalla balconata della piazza principale nelle giornate limpide lo sguardo può spaziare su tutta la Romagna, da Faenza a Forlì, da Ravenna a Rimini, e all’orizzonte si distingue la striscia azzurra del mare. Sulla bella piazza si affaccia anche il Palazzo comunale, o degli Ordelaffi, signori di Bertinoro dal 1306, con le sue merlature ghibelline, la Torre dell’orologio e, davanti, il simbolo di Bertinoro, la Colonna dell’ospitalità coi suoi anelli.
Curiosità: la Colonna dell’ospitalità e la Giudecca
La tradizione dice che sia stata realizzata nel 1247 e che la sua costruzione pose finalmente termine alle contese tra i nobili del paese su chi di loro dovesse ospitare i forestieri che passavano per Bertinoro. La colonna aveva 12 anelli, una per ciascuna famiglia nobiliare: il forestiero veniva ospitato dalla famiglia corrispondente all’anello a cui aveva legato il cavallo. Che Bertinoro sia un paese accogliente lo testimoniano anche i resti della Giudecca, dove vivevano, senza distinguersi dagli altri cittadini, gli Ebrei del paese. Si trovano poco più in basso rispetto alla Piazza, lungo la via Mainardi.
Un po’ di storia: la Rocca
In alto, invece, sopra la Piazza, domina la Rocca, un magnifico castello con una lunga e complessa storia. Documentato fin dal X secolo, nel 1177 ospitò a lungo Federico Barbarossa che ne era divenuto feudatario dopo la morte della proprietaria. Nel 1306 venne occupata dagli Ordelaffi, già signori di Forlì, e vi fu ospite Dante Alighieri che per la famiglia svolse alcune ambascerie. La Rocca passò poi ai Malatesta di Rimini, e infine allo Stato Pontificio.
Perché è speciale: il Museo Interreligioso
Oggi la Rocca ospita nelle sue segrete e nella cisterna, un interessantissimo Museo Interreligioso dedicato alle tre religioni monoteiste del Mediterraneo, uno spazio dove le culture e le religioni sono messe a confronto per conoscersi e dialogare, con tolleranza e rispetto.
Da non perdere: una tappa golosa
Non si può visitare Bertinoro senza entrare nell’Enoteca più famosa di Romagna, la Ca’ de Be’. Bere un bicchiere di Sangiovese, o di Pignoletto, o di Pagadebit per accompagnare i piatti della tradizione o un semplice piatto di affettati romagnoli sulla sua meravigliosa terrazza è un’esperienza da non perdere, davanti a voi si stende l’intera Romagna.
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