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Benozzo Gozzoli e San Francesco
Quando le pareti delle chiese raccontavano storie: il capolavoro di Montefalco
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Cos'è e dov'è
Montefalco ha colori caldi: il rosso delle viti di Sagrantino in autunno, il rubino del suo vino, l’oro del suo olio, l’ocra delle mura possenti e dei vicoli stretti e, tutto intorno, i colori più tenui e azzurrati delle dolci colline umbre che fanno corona… Non di questi colori vi raccontiamo oggi, ma della tavolozza di Benozzo Gozzoli che proprio qui, a metà del 1400, dipinse uno straordinario ciclo di affreschi. Entrate con noi nella trecentesca chiesa di San Francesco, oggi museo, e con rispetto e meraviglia «leggete» la storia del santo di Assisi sulle pareti dell’abside.
Perché è speciale
L’abside è un turbinio di colori e narrazioni. Le sue cinque pareti sono interamente ricoperte da scene della vita di San Francesco, divise in tre fasce sovrapposte. In modo del tutto inconsueto, il racconto inizia dal basso a sinistra con la nascita (in una grotta, come Cristo) e sale verso l’alto, verso il Cielo: si sofferma sul dono del mantello a un povero o la rinuncia dei beni terreni, per poi arrivare alle stigmate e agli altri miracoli e concludersi, nella volta, con Francesco in gloria tra i santi. Colpiscono le architetture che dividono le scene in più episodi e gli sfondi dove si aprono paesaggi prospettici o dove troneggiano città fiabesche e colorate dal sapore un po’ metafisico.
Da non perdere
Tra il ciclo di affreschi e gli scranni del coro si dipana un fregio che rappresenta i ritratti di 20 francescani illustri, tra cui ad esempio il «dottor Sottile», il filosofo scozzese Duns Scoto. Ma la sorpresa ci aspetta alla base della finestra centrale, dove i tre tondi raffigurano nientemeno che Petrarca, Dante e Giotto, non frati ma di certo figure esemplari per Benozzo.
Un po' di storia
Fu fra’ Jacopo, il guardiano del convento, a commissionare l’opera a Benozzo Gozzoli (1421-1497), giunto a Montefalco per realizzare altre opere nel vicino convento di San Fortunato, fuori le mura. Tra gli episodi «locali» cercate Francesco che benedice Montefalco e i suoi abitanti (tra essi è raffigurato lo stesso Fra’ Jacopo) e Francesco che predica agli uccelli a Bevagna: i paesaggi, il monte Subasio e le città sono tuttora meravigliosamente riconoscibili.
Curiosità
Prima di uscire, fermatevi nella Cappella dedicata a San Girolamo e avvicinatevi al magnifico polittico dorato che raffigura la Madonna in trono tra i santi… Non credete ai vostri occhi? E fate bene! Il polittico è in realtà uno straordinario trompe l’oeil! Giocando con le ombre e le prospettive, con i finti tendaggi dietro finte colonne, Benozzo ha creato l’illusione perfetta di una struttura lignea che di fatto non c’è!
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