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Dov'è
Cos'è e dov'è
La basilica di Sant'Eustorgio è tra le più antiche a Milano. Cara ai milanesi, è invece poco conosciuta dai forestieri. Certo, la sua facciata è semplice, ma sa sorprendere con interessanti dettagli. Le pietre rosse che la ricoprono sono interrotte da tre colonne grigie, ognuna culminante con il simbolo di un evangelista. E la quarta? Chissà, forse è andata distrutta quando è stato costruito l’edificio che si addossa alla chiesa sulla sinistra. Altri tocchi cromatici sono dati dalle pietre bianche del portale e delle finestre, che rendono questi elementi funzionali delle autentiche decorazioni.
Perché è speciale
Quello racchiuso tra le mura della chiesa di Sant’Eustorgio è un luogo ricco di spiritualità, che affonda le sue radici nel sottosuolo, prima della costruzione dell’edificio che vediamo oggi: una necropoli tardoantica è stata ritrovata poco lontano dal cimitero paleocristiano visibile sotto l’abside. Ma la fede, si sa, cerca di elevare lo spirito del credente, e la zona di Sant’Eustorgio segue perfettamente questo criterio. Dal passato e la morte della necropoli, si passa alla nascita, con la fonte, poco lontana da qui, dove i primi Cristiani milanesi furono battezzati da San Barnaba.
Da non perdere
Viene poi l’ultima parte del cammino, l'ascensione al cielo. C’è un luogo in particolare dove questo richiamo si sublima in un silenzio colorato ed armonico. È la Cappella Portinari. Al centro, l’arca di San Pietro Martire è il primo passo verso l’alto: la vita di un uomo si innalza attraverso le Virtù, i Santi e la Madonna stessa. E quando crediamo di aver raggiunto il vertice della composizione, vediamo gli affreschi. Cori angelici in un turbinio di colori, che leggeri come piume salgono nella cupola ricoperta da scaglie colorate in fasce concentriche. Qui, la lanterna lascia intravedere il cielo stesso, custode delle speranze degli uomini, credenti oppure no.
Un po' di storia
La costruzione come la vediamo oggi è il risultato di numerose trasformazioni. Sulla chiesa paleocristiana ne sorse una di impostazione romanica. Questa, poco a poco andò trasformandosi, per meglio rispondere alle esigenze dei tempi che mutavano. Per esempio, l’annullamento tra spazi laterali e spazio centrale fu funzionale all’attività di predicazione dei frati domenicani, a cui l’edificio fu affidato nel XIII secolo. La Cappella Portinari venne realizzata tra il 1462 e il 1468 circa per volere di Pigello Portinari, fiorentino che si trasferì a Milano.
Curiosità
La chiesa di Sant’Eustorgio è conosciuta anche come la basilica dei Re Magi. Secondo la tradizione, il carro che trasportava le reliquie dei Re Magi che si apprestava ad entrare in città si arrestò improvvisamente. Questo venne interpretato come un segno divino, l’indicazione del luogo dove erigere la basilica per custodire le preziose reliquie. Trafugate da Federico di Svevia detto il Barbarossa nel XII secolo, vennero parzialmente restituite solo all'inizio del XX secolo.
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