SHARRYLAND
Badalucco, in un abbraccio del fiume alla montagna
Il borgo che sconfisse i saraceni con il merluzzo
Dov'è
Cos'è e dov'è
Un insediamento antropico ai piedi del Monte Carmo costituito da tanti edifici, molto colorati e in pieno stile medievale, abbracciato dal passaggio della Forra di Taggia, un fiume a carattere torrentizio, attraversato da due ponti di pietra tardomedievali dalla tradizionale forma a schiena d'asino. Il cielo azzurro di oggi esalta i colori dei fiori e delle piante di mimosa che, con il loro inconfondibile profumo, ci accompagnano nella nostra scalata fino alla chiesetta di San Nicolò che sovrasta il paese e che costituisce il punto d'osservazione migliore della media Valle Argentina.
Perché è speciale
Badalucco, nonostante sia un piccolo comune con un centro storico ancora più piccolo, offre una incredibile varietà paesaggistica. Dopo aver percorso tutta la passeggiata che costeggia il fiume nella parte bassa del paese e aver visto i due caratteristici ponti, entriamo nel centro storico. Affreschi raffinati, antiche leggende scritte sui muri, misteriosi carruggi e un grande patrimonio storico-artistico, ai piedi di un monte da cui partono mille possibili sentieri per altrettante straordinarie escursioni sulle Alpi Liguri.
Da non perdere
Oltre alla classica oliva taggiasca e la più particolare produzione di fagioli bianchi detti «rundin» c'è un evento qui che è fondamentale e legato alla tradizione di questo borgo medievale: «Stucafì' àa Baücȍgna», ossia il «Festival dello Stoccafisso». Si svolge il terzo fine settimana settembrino di ogni anno. Non è, però, una semplice manifestazione enogastronomica... tutto nasce da un’antica leggenda.
Un po' di storia
La storia di Badalucco è una storia di agricoltura, con numerosi terrazzamenti ricavati sul monte Faudo e adibiti in particolare ad uliveti, ma non solo. In alcuni carruggi osserviamo dei cestini in castagno e in altri oggetti ricavati da ciocchi di ulivi. «Si tratta del nostro artigianato locale», afferma un signore che si sta dedicando all'intaglio del legno fuori dalla porta di casa sua. Rimaniamo affascinati a osservare i suoi movimenti sapienti, mentre ci racconta la sua storia.
Curiosità
Un altro elemento che emerge a Badalucco è quello che riguarda le invasioni saracene che per tutto l'alto medioevo e nel Cinquecento insistettero sulle coste e l'immediato entroterra ligure. Proprio gli invasori sono da ringraziare per il festival settembrino. La leggenda racconta che la popolazione del borgo riuscì a resistere ad un assedio dei pirati saraceni nel XVI secolo grazie alla consistente riserva di merluzzo nel paese, che permise una strenua difesa e un efficace contrattacco.
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