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Meraviglia
Meraviglia  }  Luogo di culto

Atmosfere pittoresche: la chiesetta di San Rocco

Pochi gradini introducono a uno spazio senza tempo: voci e memorie del paese che si staglia sul lago scintillante

Dov'è

Lombardia

Piazzale Franco Gerardi, 25010 Limone Sul Garda BS, Italia (101m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

È una piccola chiesa che sorge a margine dell’antico percorso che da Limone, superato il porticciolo, s’allontana verso Riva del Garda. La si scorge alzando lo sguardo, tra le vecchie limonaie, sullo sfondo della parete rocciosa che protegge il paese dai venti di tramontana. Dapprima si scorge il campanile che ha una graziosa cuspide di rame a cipolla. Poi, salendo una breve scalinata, si scopre la semplice facciata a capanna, aperta da un rosone che dà luce all’interno. Infine, giunti sul minuscolo sagrato, si volge lo sguardo al lago ed è un incanto.

Perché è speciale

Per un istante sembra d’essere in un’isola greca: la chiesetta imbiancata a calce, fichi d’india e un’agave che si sporgono dall’alto, il verde dei cipressi verso monte, la superficie abbagliante dell’acqua nel sole del mattino… Due panche di pietra suggeriscono il senso di questo spazio come luogo di ritrovo del vicinato, oltre la devozione. È un angolo appartato, tanto che la prima volta è facile passare oltre, ma poi si capisce che quelle scalette che si aprono tra le piante di capperi salgono alla chiesa.

Da non perdere

A San Rocco si sale soprattutto per godere del bellissimo panorama, ma anche l’interno della chiesetta riserva un suggestivo colpo d’occhio: punto focale, la Madonna col Bambino e i Santi Rocco e Sebastiano che risalta all’altare. L’affresco, risalente al 1539, è attribuito a Martino da Gavardo, pittore bresciano dal pennello deciso e realistico, molto attivo proprio nel distretto gardesano; un dipinto, di chiara fisionomia rinascimentale, a partire dall’organizzazione della scena all’interno di un’articolata cornice architettonica.

Un po' di storia

La chiesa viene costruita verso la fine del Cinquecento al termine dell’epidemia di peste che nel 1576-77 imperversa nel Ducato di Milano. Da ciò la dedicazione a San Rocco, invocato come protettore dal contagio. La chiesa tornerà al centro dell’attenzione per i gravi danni subiti durante la prima Guerra Mondiale. Il lago di Garda, infatti, fu teatro di scontri che portarono al bombardamento dei centri più importanti, tra cui per l’appunto Limone: colpi di cannone a lunga gittata, ma anche bombe sganciate da dirigibili.

Curiosità

Nella bella pala d’altare è immediato riconoscere la figura di San Rocco per gli attributi che gli sono caratteristici nell’iconografia sacra: la coscia scoperta con la piaga nera, segno inconfondibile della peste, e l’abbigliamento da pellegrino, ampio mantello e bastone, che rimanda al suo apostolato. Poi c’è il cagnolino che, secondo la leggenda, gli avrebbe portato una pagnotta al giorno durante il suo ritiro in una grotta per guarire dalla malattia. Popolarissimo, San Rocco viene festeggiato nel cuore dell’estate, il 16 agosto, a ridosso dell’Assunta.

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Francesco Soletti

Seduto sul sagrato ad occhi chiusi, il sole in faccia e il pensiero libero di vagare...

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