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Dov'è
Cos'è e dov'è
Pieve di Roffeno, pochi edifici immersi in una campagna fertile, nel cuore dell’Appennino Bolognese. Se lo si cerca sulla mappa, al primo sguardo si rischia di confonderlo con una comunissima borgata agreste. Di certo, l’ultima cosa che ci si aspetta è trovarci la più antica pieve della diocesi di Bologna. Sulla curva della strada che attraversa questo piccolo nucleo, si apre un sagrato in pietre squadrate di modeste dimensioni che annuncia la facciata della Pieve di Roffeno dedicata a San Paolo.
Perché è speciale
La facciata è fatta di pietre grezze sapientemente collocate a costruire un muro dal sapore antico interrotto da tre tocchi decorativi, tanto semplici quanto aggraziati: la cornice del portale sormontata da una statua di San Pietro in una nicchia, un piccolo oculo ed una croce in pietra bianca incastonata nelle pietre irregolari. Sarà questo sapore antico e rurale dell’esterno che lascia totalmente impreparati alla delicatezza dell’interno: affreschi ariosi ed un fonte battesimale risalente al VII secolo (addirittura più antico della pieve stessa) di foggia longobarda e decorato a bassorilievo. E subito ci si sente trascinati al di fuori del tempo.
Da non perdere
Accanto alla pieve si trova un cortile che sembra rimasto in pieno Medioevo: raccolto tra edifici fatti con le stesse pietre grezze della chiesa, ha un aspetto rustico e caldo. Al suo centro c’è un pozzo, immancabile fonte d’acqua dei tempi passati, ma l’elemento che colpisce dritto al cuore è il ballatoio in legno segnato dal tempo e ricoperto di rampicanti. Nella bella stagione questo tripudio di verde rende tutto più vitale, ma anche il riposo invernale delle piante regala emozioni: quando i rami che avvolgono il ballatoio e il pozzo si spogliano e sembrano seccarsi, la scena acquista un fascino decadente che merita di essere visto.
Un po' di storia
La Pieve di Roffeno risale all’incirca all’anno 1000 ed è la più antica della diocesi bolognese. In realtà, questa chiesetta romanica non sarebbe altro che il rifacimento di un precedente edificio di culto. Questo almeno è quanto suggerito da una targa collocata all’interno della pieve, e dal fonte battesimale longobardo, che sarebbe l’unico elemento rimasto del precedente edificio. Di età medievale è anche la torre di guardia adiacente alla pieve che oggi sembra aver abbandonato l’antico sguardo austero, preferendo accogliere amichevolmente i visitatori che giungono fin qui.
Curiosità
Anche in questa piccola borgata non mancano le occasioni di festa: tutti gli anni, in luglio si svolge una serata dedicata alla musica: si tratta di un concerto dedicato alla raccolta fondi per la manutenzione della stessa Pieve.
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